I carabinieri di Guastalla e di Reggio Emilia hanno sventato un sequestro di persona a scopo di estorsione, arrestando tre persone. La vittima scelta è una ragazza di 28 anni, figlia di un imprenditore della bassa reggiana.


I militari avevano saputo un paio di settimane fa che un gruppo di malviventi di origini campane stava preparando un sequestro di persona nel
reggiano. Le indagini hanno permesso di individuare la vittima prescelta, figlia di un imprenditore dalle capacità economiche di un certo rilievo.
La Dda, che ha competenza regionale sui sequestri a scopo di estorsione, ha disposto un monitoraggio continuo delle abitazioni della famiglia della donna e della stessa probabile vittima.
Il blitz è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.
Una donna
maresciallo dei carabinieri, molto somigliante alla donna di 28 anni presa di mira da una banda di rapitori un po’ balordi sgominata dai carabinieri, per una quindicina di giorni ha assunto il ruolo della vittima predestinata, abitando nella casa nei dintorni di Guastalla fino alla sera del sequestro sventato, la notte tra venerdi’ e sabato scorsi.

La militare, mentre la vera vittima per 15 giorni ha vissuto in un luogo protetto dai carabinieri, e’ stata fatta a sua volta allontanare quando e’ scattato il tentativo di sequestro.
Secondo gli investigatori, l’organizzatore, la mente, il capo e l’esecutore materiale e’ Alberto Schettino, 26 anni, originario di Avellino ma domiciliato a Bondeno di Gonzaga, nel Mantovano, qualche piccolo precedente per reati contro il patrimonio, di fatto nullafacente.

Altre due persone sono state fermate e la loro posizione e al vaglio della Dda di Bologna. Complessivamente ci sono ancora altre tre persone la cui posizione e al vaglio degli inquirenti.
I militari hanno anche individuato il casolare dove la ragazza, una volta rapita, avrebbe dovuto essere custodita, a Novi di Modena, in via Bosco. Schettino avrebbe fatto pure da carceriere.