L’intensa perturbazione che nelle ultime ore che ha interessato l’Italia non ha risparmiato le province di Modena e di Reggio Emilia che, anzi, sono state fra le zone più colpite dalla depressione “Quico”, una classica “depressione tirrenica piovosa” che con le sue correnti orientali ha fatto sì che le piogge fossero particolarmente concentrate sull’Emilia orientale e sulla Romagna.
A Modena in particolare il pluviometro collocato presso lo storico torrione di Palazzo Ducale dove dal 1830 l’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia rileva ininterrottamente i propri dati, ha raccolto un totale di 84.7 mm nella giornata di martedì 30 ottobre, a cui si aggiungono 17.1 mm nella nottata successiva, fino all’alba del 31 ottobre.
“E’ questa – fa notare Luca Lombroso del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – la quarta precipitazione giornaliera più abbondante a Modena da quando esiste l’Osservatorio. Solo nel giorno di S. Stefano del 1870 (92.6 mm), il 28 agosto 2005 (99.6 mm) e il 5 ottobre 1990 quando caddero 165.4 mm Modena ha assistito alla precipitazione di una maggiore quantità d’acqua giornaliera. Si tratta, però, di un evento che non stupisce i meteorologi, siccome l’aumento di frequenza dei casi di precipitazioni intense era messo in conto fin dalle prime proiezioni di scenari climatici per il futuro formulate ancora ad inizio anni 1990 dagli scienziati, e che sta sempre più trovando conferma anche nelle nostre zone”.
A seguito delle piogge di questi giorni ottobre vede così totalizzare 180.6 mm (valore peraltro che può ancora aumentare lievemente in giornata), oltre il doppio della media mensile (79.5 mm), contribuendo in un solo mese a colmare l’intero deficit pluviometrico del 2007, che ha visto nei primi 10 mesi dell’anno l’arrivo di 560.1 mm di pioggia, una quantità che supera il valor medio climatico (520.3 mm sul periodo 1971-2000, sempre riferito ai 10 mesi da gennaio a ottobre).
“Oltre la metà delle piogge del 2007 – aggiunge Luca Lombroso – è caduto in 6 soli giorni”.
Dopo mesi di temperature, se non record, ben oltre la media, la temperatura media di ottobre, 15°C a Modena, è invece in linea coi valori medi o solo lievemente al di sopra, mentre estendendo l’indagine il 2007 si avvia a diventare l’anno più caldo.
Riguardo le previsioni “per il ponte di Ognissanti – secondo i meteorologi dell’Osservatorio Geofisico universitario – giovedì 1° novembre, festa di tutti i Santi, persisterà la nuvolosità, alternata a schiarite ma anche a deboli piovaschi residui; niente neve, ad esclusione eventualmente della vetta del Monte Cimone, oltre i 2000 m. La situazione andrà migliorando più nettamente da venerdì. A partire da nord il cielo si sgombrerà dalle nubi ed il tempo sarà sostanzialmente soleggiato per la rimanente parte del “ponte”, pur con possibili nebbie in pianura nelle ore più fredde”.