Riguardo alla situazione che si era venuta a creare a Montegibbio a causa del gregge di ovini, poi confiscato ed abbattuto su ordinanza del Sindaco di Sassuolo, vogliamo precisare che i problemi, per noi agricoltori, erano numerosi ed ingenti.

Abbiamo più volte fatto presente al proprietario del gregge la situazione, abbiamo più volte segnalato i disagi alle autorità competenti, ma fino al 30 ottobre scorso la situazione, dannosa e pericolosa per noi, andava avanti impunemente.
Una situazione intollerabile: quando andavamo a falciare i campi per raccogliere il fieno trovavamo animali morti nel nostro terreno, animali che, con le moderne apparecchiature di oggi, spesso si rischia di raccogliere, in mezzo al fieno, senza accorgersene, portando seri rischi ai nostri allevamenti che si nutrono nel fieno raccolto.br>
Non c’era un pastore, c’erano solamente cani inavvicinabili che aggredivano chiunque si avvicinasse al gregge.
Una situazione che è durata più di dieci anni, come abbiamo avuto modo si spiegare ai Carabinieri nella denuncia effettuata il 17 gennaio scorso, denuncia che seguiva una raccolta di firme patrocinata da tutte e quattro le nostre associazioni di categoria: Coldiretti, Coopagri, Associazione Agricoltori, Cia.

Il terreno che il proprietario del gregge aveva in affitto, soprattutto quest’anno con il caldo torrido che ha inaridito i campi, era povero, non vedeva erba: il suo gregge, quindi, quotidianamente sconfinava nei nostri terreni più floridi.

A differenza di quanto affermato in questi giorni da persone che, evidentemente, non sono ben al corrente della situazione o che non sono state dovutamente informate, la situazione non creava solamente un semplice disagio, ma rappresentava un serio rischio per noi e i nostri allevamenti.
Carcasse di animali morti raccolte nel fieno rischiavano di finire in pasto ai nostri animali, con tutti i pericoli del caso. Un pericolo che, tra l’altro, non è ancora terminato dal momento che il fieno raccolto quest’anno è stoccato in magazzino e sarà dato in pasto agli animali nel prossimo futuro.

Società Agricola Toni Giordano e Figli
Società Agricola Pifferi Roberto, Maurizio e Sandro
Società Agricola Castellani Luciano