Quarto appuntamento il prossimo mercoledì 21 novembre, h. 21.15 al Teatro Gonzaga-Ilva Ligabue di Bagnolo in Piano ove si conclude, con Gli anni del silenzio. Voci dal S.Lazzaro, La recita della follia, la sezione della Stagione 2007/08 di Bagnolo in scena che SS9teatro ha voluto dedicare al tema del disagio individuale e sociale.

Un viaggio nella condizione umana iniziato lo scorso 26 ottobre con Simone Cristicchi in Cim.Centro di Igiene Mentale, e proseguito, l’8 novembre scorso con Riccardo l’infermo. Il mio regno per un pappagallo con Roberto Abbiati che ha divertito e trascinato letteralmente sul palco il pubblico in sala, affrontando con ironia e disincanto il difficile argomento della malattia.

Gli anni del silenzio. Voci dal S.Lazzaro, alla cui rappresentazione hanno assistito, proprio in questi giorni, più di quattrocento studenti di alcuni Istituti Superiori di Reggio Emilia, Liceo Magistrale “Matilde di Canossa”, Istituto Bus-Pascal, Liceo Classico L.Ariosto, nasce da un lungo lavoro di ricerca e documentazione condotto da SS9teatro negli archivi della Biblioteca Livi del S.Lazzaro: memorie, lettere, testimonianze, cartelle cliniche da cui sono stati tratti i profili emblematici di Clelia e Beatrice, due donne che nella seconda metà dell’800 hanno conosciuto l’esperienza della reclusione.
La prima, tragicamente segnata da una vita difficile e disordinata, vissuta, in un ambiente di povertà materiale e spirituale, tra il rifiuto dei famigliari, in particolare della madre, e la continua sopraffazione subita da amanti occasionali da cui la giovane sperava trarre conforto e amichevole sostegno; la seconda, contessa, colta, di ambiente elevato, sposa e madre, forse incapace, per una iniziale forma di depressione post-partum, di assolvere pienamente a quelli che il marito e la società del tempo giudicano i “suoi normali doveri” nei confronti dei figli e della conduzione domestica, è abbandonata fino alla morte ( che sopraggiungerà solo in vecchiaia ) prima nel frenocomio di Reggio e successivamente in quello di Voghera, per espresso volere dei suoi congiunti.

Sullo sfondo il S.Lazzaro, una “casa per pazzi” per certi aspetti all’avanguardia, studiata ed imitata in Europa, ma pur sempre una istituzione totalizzante in cui le regole di una scienza fortemente influenzata dal positivismo, si saldano al perbenismo imposto dai costumi dell’epoca, per bollare, con le stigmate della malattia, disagio e dolore, esuberanza e confusione di chi tali regole rifiuta.
Un appuntamento particolarmente importante per tutti coloro, associazioni di volontariato, operatori socio-sanitari, semplici cittadini, che si occupano del tema del disagio e della sofferenza e che desiderano affrontare una problematica così complessa anche attraverso la conoscenza di un nostro recente passato.
La rassegna Bagnolo in scena è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bagnolo, su progetto e a cura di SS9teatro.