La tragedia che ha colpito la famiglia Draghici, con la morte del piccolo Florian ed il grave ferimento dei suoi due fratellini, è un avvenimento che deve fare riflettere ognuno di noi se quanto abbiamo fatto e quanto stiamo
facendo è sufficiente a dare risposte alle persone che vengono nel nostro paese per cercare lavoro e la speranza di una vita migliore.

In questi momenti, dove lo sconcerto e l’indignazione per ciò che è avvenuto sono giustamente grandi è bene avere un quadro d’informazioni completo, al fine di poter valutare ciò che è possibile fare per evitare
che tragedie di questo tipo non accadano di nuovo.
Le notizie apparse sulla stampa sui rapporti intercorsi fra la famiglia Draghici, il Comune di Bologna ed il Quartiere Borgo Panigale, al fine di
permettere una valutazione sui fatti, è utile conoscerle nella loro completezza.
La famiglia Draghici si è rivolta al front-office del servizio minori del Comune di Bologna il 5 settembre 2007. Lì gli sono state fornite le
informazioni di come iscrivere i bambini a scuola, di come fare domanda per la refezione scolastica, di dove avviare le pratiche per la residenza ed è stato fissato l’appuntamento con gli assistenti sociali.
La domanda per mandare i figli a scuola è stata fatta alle scuole
elementari Fiorini, la richiesta per la refezione scolastica è stata fatta all’URP del Quartiere ed è stata accolta con l’esenzione della tariffa
perché l’ISEE era zero, per la residenza è stata fatta domanda nell’ufficio di Via Brugnoli e l’appuntamento per questa pratica era fissato per il 20 gennaio 2008, mentre quello con gli assistenti sociali è stato fissato per il 29 novembre 2007.
Ogni operatore ha svolto correttamente il suo compito e non può essere accusato di trascuratezza.
Il tema che drammaticamente ci pone questa vicenda è se esiste un piano d’accoglienza e quanto il nostro paese investe nella direzione di un’accoglienza razionale verso coloro che vengono in Italia per lavorare ed in cerca di una speranza di futuro.
Oggi nella nostra città molto probabilmente ci sono centinaia di famiglie che vivono nelle condizioni dei Draghici; senza un progetto straordinario il rischio reale è che passata l’onda delle emozioni fra dieci giorni si
sia punto e a capo.
Per questo come Quartiere proponiamo un tavolo interistituzionale con la presenza anche delle imprese e dei sindacati per un coordinamento e la messa a punto di un progetto straordinario di governo del fenomeno
dell’immigrazione.
In questa sede dovrebbero essere messe a punto strategie di contrasto del lavoro clandestino, di accoglienza a partire dalla casa, di coordinamento
delle politiche scolastiche e culturali per governare un fenomeno che ormai è al di là degli strumenti e degli assetti normativi dei quali ci siamo dotati.

Il Presidente del Consiglio di Quartiere Borgo Panigale, Maurizio Degli Esposti