Due fabbriche-dormitorio dove vivevano e lavoravano cinesi clandestini sono state scoperte dai carabinieri in via Matteotti a Ozzano Emilia. Il blitz è scattato nella tarda serata di ieri in due capannoni nel centro abitato della cittadina.

All’interno del primo, adibito a laboratorio tessile, i militari della stazione di Ozzano hanno sorpreso alcuni operai ancora al lavoro. L’attività era invece già terminata nel secondo stabilimento, dove si realizzavano articoli di pelletteria e cartoleria, oltre ad album e cornici per foto.
In entrambi gli edifici, di proprietà di un italiano che li aveva recentemente dati in affitto, erano state allestite anche zone notte.

Per sfruttamento di manodopera clandestina e favoreggiamento della permanenza di clandestini in Italia, i carabinieri hanno denunciato i titolari delle due aziende, entrambi cinesi sui 30 anni.

Nei loro confronti sono state elevate anche sanzioni per oltre 20.000 euro, per varie violazioni di norme igieniche, di sicurezza, e la mancata comunicazione di inizio attività.

Il primo stabilimento è stato posto sotto sequestro, nel secondo è stata disposta la sospensione dell’attività abusiva.

11 i cinesi irregolari rintracciati, portati all’ufficio immigrazione per le pratiche di espulsione. Almeno un altro paio di operai sarebbero riusciti a fuggire durante l’irruzione dei carabinieri.