‘Telefono Azzurro: emergenza educazione. Quali sinergie tra famiglia e scuola?‘. Sabato 23 febbraio, alle ore 9.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Fermo Corni in Via Leonardo Da Vinci 300 a Modena,
convegno regionale organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari Emilia Romagna.


Telefono Azzurro nasce nel 1987 per dare risposta al bisogno di ascolto, protezione e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. La sua attenzione è rivolta non solo ai bambini ma anche ad adulti, insegnanti ed operatori professionali.

Attraverso la Linea Istituzionale 199.15.15.15 risponde a genitori, educatori ed operatori professionali che intendono segnalare o chiedere consulenza in merito a situazioni di disagio o di abuso. Collabora con il mondo della scuola, realizzando corsi di formazione per insegnanti e laboratori di prevenzione del disagio rivolti agli alunni su diversi temi quali il bullismo, la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento, il disagio del bambino e dell’adolescente straniero, la sicurezza e l’uso consapevole di Internet.

Tra le attività di sensibilizzazione svolte nelle scuole: laboratori, concorsi, eventi speciali ed il progett o “Uno a uno: un adulto accanto a te”, che prevede l’affiancamento di un volontario appositamente formato agli alunni con difficoltà di relazione o scolastiche.
Da sempre l’attenzione è focalizzata sul rapporto tra scuola e famiglia, le principali agenzie della comunità predisposte all’educazione e tradizionalmente vincolate in una dimensione reciproca. Il costante processo di trasformazione della comunità cui fa riscontro inevitabilmente un indebolimento delle certezze educative consolidate, l’autonomia ch e ha modificato l’identità tradizionale della comunità scolastica senza ancora fissarne una nuova rendono oggi ancora più urgente una sinergia tra scuola e famiglia che contrapponga nuove energie formative.

Partecipazione e corresponsabilità sono i principi guida che possono portare a questa sinergia: sulla base di un rispetto reciproco fondato sul riconoscimento de lla libertà di insegnamento dei docenti, del diritto d’istruzione degli allievi e del rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie, i genitori devono essere coinvolti e valorizzati come interlocutori paritari in una dimensione collegiale informale e sistemica. Nuove forme di partecipazione innovativa devono aggiungersi alle forme già codificate: dalla condivisione del Piano dell’offerta formativa al sostegno della partecipazione democratica attraverso gli organi di rappresentanza e dell’associazionismo, all’organizzazione di attività formative specifiche. In questo modo scuola e famiglia sono chiamate a condividere la responsabilità educativa.
La corresponsabilità diventa mezzo per accrescere la competenza educativa dei genitori, crea occasioni di dialogo e confronto tra le varie componenti della comunità scolastica, apre la scuola al territorio e alle esigenze della comunità, concorre a prevenire forme di disagio e difficoltà, facilita atteggiamenti di apertura e comprensione nei confronti di persone appartenenti ad altre culture.