È sulle idee di 20 giovani professionisti che il Comune di Reggio scommette per la riqualificazione delle Ville (frazioni) cittadine. Attraverso una selezione pubblica di architetti e ingegneri under 36, realizzata in collaborazione con gli Ordini professionali, e a cui hanno risposto 53 professionisti, l’Amministrazione comunale ha individuato i professionisti a cui affidare il compito di elaborare progetti di massima, analoghi per metodologia e contenuti al modello ‘masterplan’, in grado di avviare la riqualificazione delle Ville

Fra le linee strategiche dell’Amministrazione comunale rientra infatti la riconnessione del tessuto urbano e la valorizzazione delle identità storiche, sociali e culturali delle Ville, con interventi su assetto urbanistico, qualità dell’abitare, spazi pubblici, servizi, mobilità e ambiente.

I giovani professionisti hanno incontrato oggi, nella Sala Rossa del Municipio, il sindaco Graziano Delrio per il conferimento dell’incarico.
Erano presenti il vicesindaco e assessore alla Partecipazione Franco Ferretti, gli assessori Ugo Ferrari (Urbanistica), Carla Colzi (Lavori pubblici), Paolo Gandolfi (Mobilità) e Mimmo Spadoni (Città storica). Erano presenti inoltre i presidenti delle Circoscrizioni; il direttore dell’area Pianificazione strategica del Comune di Reggio Giordano Gasparini, i dirigenti Maria Sergio, Roberto Montagnani e Massimo Magnani.

“Con questo progetto – ha detto il sindaco Graziano Delrio – leghiamo due temi a noi molto cari, convinti che da questa alchimia possa nascere una energia positiva: i giovani talenti, le giovani intelligenze, la loro creatività da una parte e, dall’altra, le Ville della città, il bisogno di ritrovare significato e qualità nei luoghi che abitiamo”.
“La nostra periferia – ha aggiunto Delrio – continua a essere percorsa da un desiderio forte di appartenenza, ma ha bisogno di tornare ad esprimere luoghi in cui i cittadini si conoscano e si riconoscano, si sentano di più e meglio a casa. Questo è quanto si attendono i reggiani. Va in questa direzione la nostra idea di città, una città conviviale, con una qualità sociale e urbana molto alta. Come avviene per il centro storico e la zona Nord caratterizzata dai ponti di Calatrava, attenzione e cura vengono dedicati ai quartieri e alle Ville, in una città in cui non esistono zone ‘periferiche’, marginalità, ma piuttosto diversi cuori e centri vitali tutti da considerare con cura e affetto. In questo ambito già molto stanno facendo i Piani Strutturale comunale, della Mobilità, dei Servizi e ancora quelli per la Manutenzione e il Commercio. Affidiamo questa idea di città cordiale e conviviale, in cui ognuno si sente accolto per ciò che è come persona e non per gli strumenti di cui si serve, ai professionisti più giovani. Ci fidiamo delle idee di voi giovani riguardo la città e vogliamo dare, a queste, la giusta risonanza”.
“Abbiamo bisogno – ha concluso il sindaco – di lavorare molto e insieme, confidiamo in voi giovani progettisti, nelle vostre capacità anche di dialogo e confronto con i residenti e i rappresentati delle Circoscrizioni, affinché le vostre idee e le istanze di vita, di comunità e identità dei cittadini trovino una sintesi adeguata. Quindi un’attenzione alla qualità progettuale, ma anche alla partecipazione, per realizzare un salto di qualità fondamentale per la vita della nostra città”.

“La proposta – ha detto l’assessore Ferrari – intende offrire ai giovani architetti coinvolti un’occasione di crescita professionale e promuovere un’esperienza di progettazione diffusa e partecipata per trasformare le frazioni in vere e proprie realtà urbane, luoghi vivi e pulsanti della nostra città. Il progetto, che si inserisce nel processo di elaborazione del Psc e del Piano dei servizi, vuole dar vita, con l’apporto dei giovani architetti e degli abitanti delle Ville, ad un vero e proprio laboratorio del territorio per la stesura di studi territoriali integrati e di progetti di riqualificazione. Ci aspettiamo”.

“Veniamo da una fase di forte espansione e trasformazione della città – ha detto l’assessore Spadoni – a cui segue ora un’opera di riconnessione dei luoghi. Reggio è una città europea di medie dimensioni con tutte le potenzialità per agganciarsi al treno della qualità. Il nuovo può intimorire se cancella, se invece le novità introdotte sono di qualità, stimolano e sono accolte con positività”.

Il territorio comunale è stato suddiviso in nove ambiti.
I vincitori della selezione sono Andrea Oliva che si occuperà delle Ville Cadè-Gaida-Cella; Chiara Dazzi che ha ricevuto l’incarico per il progetto di riqualificazione di Roncocesi-Cavazzoli; Giovanni Avosani e Moreno Veronese che elaboreranno il progetto per Gavassa-Massenzatico-Pratofontana; Roberta Gozzi e Emanuela Rossi a cui sono affidate Marmirolo-Roncadella-Masone-Castellazzo; Barbara Stefani, Matteo Serri e Elvira Vannini che lavoreranno su Bagno-Corticella; Cristian Prati, Laura Zaccardi e Alessia Bulgarelli che si cureranno di Gavasseto-Sabbione; Andrea Bergianti e Francesco Bombardi per Canali-Fogliano; Micaela Finelli, Paolo Ferri e Cecilia Lirici che hanno l’incarico per la riqualificazione di Codemondo-San Bartolomeo; Luca Galeotti, Gianfranco Bombaci e Matteo Costanzo per Coviolo-San Rigo.
I progetti che i giovani architetti dovranno elaborare nei prossimi sei mesi dovranno essere volti a migliorare le condizioni di vivibilità delle Ville, attraverso opere di sistemazione strutturale, urbanistica e ambientale concentrate sia sulla valorizzazione degli spazi esistenti, sia sulla progettazione di nuovi spazi urbani. Le proposte dovranno muoversi all’interno di un abito sistemico che tenga conto dei diversi elementi che compongono la vita della frazione e dovranno quindi curarsi di migliorarne la coesione sociale, il sistema della mobilità e dei trasporti, la qualità ecologica e ambientale, la salvaguardia e valorizzazione del paesaggio agrario e naturalistico, l’attività culturale.

In particolare, i progetti dovranno occuparsi di restituire centralità alla vita delle frazioni, rafforzando i luoghi di aggregazione, di connessione sociale e urbana, potenziando la rete dei servizi e delle attrezzature pubbliche e private e individuando soluzioni per dare nuovo slancio al commercio. Dovranno inoltre elaborare un sistema di mobilità leggera (piste ciclabili, percorsi pedonali) per i collegamenti sia interni ai singoli nuclei abitati, sia fra diversi centri abitati; avanzare ipotesi per alleggerire i flussi di traffico pesante dalle frazioni attraverso studi di percorsi alternativi; valorizzare le aree verdi.
Gli elaborati progettuali dovranno inoltre essere coerenti con le linee dell’Amministrazione comunale in tema di pianificazione e qualità urbana, con particolare riferimento ai contenuti del Piano strutturale comunale e alle analisi del Piano dei servizi; così come dovranno possedere alti indici di fattibilità e realizzabilità tecnica, economica e gestionale della proposta. In particolare dovranno svilupparsi secondo un metodo di lavoro basato sul coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali. L’attività di confronto con la collettività accompagnerà infatti le diverse fasi progettuali, fino alla condivisione del progetto finale, utilizzando, a fianco dei tradizionali strumenti di pianificazione e progettazione, azioni e iniziative di carattere socio-culturale.