Un appartamento sigillato, un extracomunitario clandestino fermato ed accompagnato al comando per i provvedimenti di rito, diversi “cutter” sequestrati assieme a tre ciclomotori presumibilmente rubati: è questo il bilancio dell’operazione di controllo avvenuta questa mattina in via Circonvallazione 189 ad opera della Polizia Municipale di Sassuolo congiuntamente ai tecnici del servizio lavori Pubblici del Comune.
Il controllo è avvenuto questa mattina, alle ore 8 circa, in un appartamento che risulta di proprietà di un extracomunitario, attualmente in Marocco, che però risulta residente in uno degli interni resi inagibili dall’incendio del primo gennaio scorso.
Al momento dell’irruzione gli agenti hanno trovato una situazione molto simile a quella rinvenuta più volte.
Presenza di muffa sulle pareti e sul soffitto, bagno inagibile così come l’impianto di riscaldamento, tre bombole di gas presenti nei locali ed utilizzate sia per cuocere il cibo che per scaldarsi, tre posti letto tutti utilizzati come giaciglio nella notte.
All’interno dell’appartamento gli agenti della Polizia Municipale di Sassuolo hanno rinvenuto un extracomunitario, sedicente marocchino, privo di documenti e quindi presente clandestinamente sul territorio italiano. Un altro extracomunitario, anch’esso presumibilmente clandestino, è invece riuscito a fuggire prima dell’ingresso degli agenti nell’appartamento.
Il clandestino è stato trasportato al Comando della Polizia Municipale per essere foto – segnalato e per i provvedimenti di rito.
L’appartamento, invece, a causa delle pessime condizioni igienico – sanitarie è stato sigillato su ordinanza del Sindaco di Sassuolo.
Gli agenti, in un secondo momento, si sono spostati nell’area cortiliva di via Circonvallazione 189 dove hanno controllato le auto parcheggiate, tutte risultate in regola con documenti ed assicurazione, e sei ciclomotori, tre dei quali erano sprovvisti di targa e, quindi, presumibilmente rubati: tutti e tre sono stati sequestrati dagli agenti.
Nelle aiuole che circondano il palazzo, infine, gli agenti della Polizia Municipale hanno rinvenuto diversi “cutter” accuratamente occultati nel terreno e dietro i fiori; anche questi sono stati oggetto di sequestro da parte della Polizia Municipale.
“L’operazione di questa mattina – commenta il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – testimonia ancora una volta come l’Amministrazione comunale non abbia nessuna intenzione di abbassare la guardia relativamente a quel palazzo e alla situazione dell’intero quartiere. La criminalità è una piaga che trova nella clandestinità terreno fertile e in appartamenti bui e disastrati una dimora sicura: noi siamo fermamente intenzionati a combattere su entrambi i fronti attraverso l’aiuto della Polizia Municipale che, dal 2004 ad oggi, si è sempre più specializzata e focalizzata sul versante della sicurezza e dell’ordine pubblico, attraverso interventi pressoché settimanali. Chi ha intenzione di delinquere, di vivere nella clandestinità e attraverso sotterfugi, deve sapere che a Sassuolo non troverà un riparo sicuro, che i palazzi, i corridoi e gli appartamenti che fino a ieri potevano rappresentare una zona franca, oggi non sono più sicuri per loro e domani non ci saranno più.
A differenza di quanto afferma qualcuno – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – Braida non è un ghetto: Braida è un quartiere vivo, un quartiere colmo di persone volenterose e pronte a rimboccarsi le maniche; la percezione d’insicurezza è legata prevalentemente a due palazzi, uno l’abbiamo chiuso, sui quali stiamo lavorando ora e lavoreremo fino a quando non diventeranno solo un brutto ricordo”.