Mi piace pensare che c’è un Italia bella, difendibile, di cui essere orgogliosi. Mi piace pensare che il nostro sia il paese di Falcone e Borsellino, di Roberto Benigni, di Fabio Cannavaro che solleva la coppa del mondo al cielo di Berlino e non solo quella dei rifiuti in Campania, dei furbetti del quartierino e dei vari Mastella della politica“.


La data del 2 giugno non é una data qualunque nel nostro calendario, ne tantomeno deve essere vissuta solamente come un giorno di vacanza.
Il 2 giugno é la data che segna l’inizio della nostra Repubblica: proprio il 2 giugno del 1946 i cittadini (per la prima volta donne e uomini) – finalmente con un libero voto – scelsero questa forma di governo dopo quasi un secolo di monarchia.
In un periodo di forte insicurezza sociale come questo che stiamo vivendo dove si registra un costante calo di fiducia nei confronti delle istituzioni e soprattutto nei confronti di chi le rappresenta è nostro dovere – cioè della politica – provare ad invertire la tendenza.

Giorgio Napolitano nel suo discorso si dice preoccupato per il crescere di fenomeni che costituiscono invece la negazione dei principi e valori costituzionali, mi associo alla sua preoccupazione e ci tengo a mettere l’accento sulla condanna verso ogni forma di violenza nei confronti di qualsiasi essere umano.


La sicurezza è un problema reale e continuare a negarlo è un errore drammatico qui a Sassuolo come nel resto del Paese. Era l´ingrediente più consistente usato dalla destra nella campagna elettorale. L´uso della paura ha aiutato a vincere le elezioni, ma non aiuterà a risolvere il problema. Queste paure bisogna allora disinnescarle attraverso risposte concrete, sociali e culturali.

Ho più volte ripetuto che il bisogno di sicurezza non è né di destra né di sinistra, ma che è un diritto irrinunciabile dei cittadini e mi fa molto piacere che anche qualche esponente del centrodestra locale la pensi come me.

Vorrei infine uscire dal marketing politico e – ripetendo che se pur fermi nel nostro impegno di rendere Sassuolo più sicura dobbiamo condannare (se mai avverranno) tutti i gesti di violenza verso qualsiasi cittadino italiano o straniero – allargare il raggio d’azione delle politiche per la sicurezza quindi non intese solo come ordine pubblico, ma nel senso più ampio del temine con interventi a tutti i livelli.

Sentirsi sicuri è anche avere un posto fisso, non rischiare di morire sul proprio posto di lavoro, poter arrivare alla fine del mese, una casa e una pensione dignitosa. Vivere in una città migliore, pulita, sostenibile, illuminata, con ampie zone pedonali ed un sistema di trasporti efficiente anche di notte.

Ecco in conclusione voglio citare un verso di Luciano Ligabue e dire che “fra un domani che arriva ma che sembra in apnea ed i segni di ieri che non vanno più via” tutti insieme – cittadini, istituzioni, partiti politici e consiglieri comunali – dobbiamo lavorare (oltre gli interessi “di bottega”) per costruire una Sassuolo – e più in generale un’Italia – più moderna, più efficiente e più giusta.

Buon 2 giugno a tutti.



Ciro Alessio Pecoraro – segretario PD Sassuolo