L’autotrasporto non si fermerà, come preannunciato, dal 30 giugno al 4 luglio prossimi. La vertenza in atto col Governo su caro gasolio, tariffe e riduzione dei costi aziendali, si è risolta positivamente e sono, quindi, venute meno le ragioni che avevano portato a proclamare lo stop di tutti i servizi di trasporto merci.

Giovanni Montali, da alcune settimane neo coordinatore nazionale di Cna-Fita oltrechè segretario regionale degli autotrasportatori dell’Emilia Romagna, non nasconde la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto: “Siamo, riusciti a far passare il principio, confermato dalla norma, che allorquando l’impresa di autotrasporto subisce aumenti dei propri costi dovuti alle tensioni sul carburante, possa chiedere al mercato, alla committenza, di farsi carico di questi maggiori oneri con l’aumento delle tariffe dei servizi. Teoricamente questa, che è legge di mercato, avrebbe comunque dovuto consentire in questi ultimi anni alle nostre imprese di rivalersi degli aumenti subiti: abbiamo invece dovuto constatare come ciò non sia mai avvenuto”.

Il meccanismo individuato da Organizzazioni dell’autotrasporto e Governo, già presente peraltro da anni in altri Paesi europei, consentirà ora alle imprese di rivalersi sulla committenza dei futuri aumenti, prevedendo inoltre pesanti sanzioni per coloro che non si atterranno alla norma. Sempre in materia di rapporti con la committenza l’altra importante novità che caratterizza l’accordo, è quella di aver strappato una norma che prevede che i tempi di pagamento dei corrispettivi di trasporto siano definiti in 30 giorni dalla emissione della fattura.

Altro elemento di soddisfazione per Cna-Fita è rappresentato dalle risorse. “Essere riusciti – spiega Montali – a farsi confermare tutte quelle risorse che o non erano state ancora messe in spendibilità, o che addirittura ci erano state anche recentemente sottratte, rappresenta un importante risultato. Risultato importante è anche l’aver ottenuto lo stanziamento di circa 200 milioni di euro attraverso Sviluppo Italia, che serviranno per abbattere i costi delle imprese”.

Non tutto è stato definito nell’accordo raggiunto la notte scorsa; restano ancora passaggi importanti da attuare, tanto che, mentre per la approvazione degli aspetti sopra richiamati lo strumento sarà un emendamento che il Governo inserirà nel decreto fiscale che il Parlamento dovrebbe approvare entro i primi giorni di agosto, per la individuazione degli strumenti per la spendibilità delle risorse, nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri del tavolo tecnico insediato dal Ministro. Lo stesso tavolo che entro luglio, dovrà individuare i correttivi e il rafforzamento di quegli elementi della riforma del settore che, in particolare Cna-Fita, aveva criticato.
Giudizio positivo dunque su un accordo “ottenuto – conclude il segretario Cna-Fita grazie alla ostinazione delle Organizzazioni che hanno cercato di ottenere il giusto risultato per le imprese e contemporaneamente, evitare alle stesse le prove drammatiche che abbiamo vissuto nel dicembre scorso. Un grande senso di responsabilità, unito a forte determinazione, lavoro di squadra e di pressione politica attuato assieme da tutte le Organizzazioni, hanno consentito questo significativo risultato che va consolidato nelle prossime settimane”.