Le considerazioni di Stefano Domenicali, Direttore della Gestione Sportiva, sui tre punti salienti della conferenza stampa del dopo-gara, sullo yacht dell’America’s Cup di Valencia dopo il GP d’Europa in Spagna di domenica. I due pit stop sono i punti centrali, e Domenicali è impaziente di far sapere che il meccanico coinvolto quando Kimi Raikkonen ha lasciato il pit stop in anticipo, ha sofferto soltanto della frattura a un dito del piede.


“Lui è molto contento che noi abbiamo vinto”, dice Domenicali. “questo è un esempio dell’atmosfera che regna nel team, mi ha detto ‘ sono molto dispiaciuto, sono molto dispiaciuto’ e non era colpa sua. Questo mostra come sono le persone di Ferrari, la passione che hanno, il modo in cui si comportano e la professionalità che dimostrano ogni giorno. Noi dobbiamo sentirci davvero orgogliosi dei ragazzi che lavorano in questo team”.
Domenicali ha spiegato come il team non usi più il lollypop, ma un sistema di luci a semaforo, direttamente di fronte al pilota. “Il sistema funziona in questo modo: quando l’erogatore del carburante è connesso alla vettura, c’è una luce rossa accesa. A un certo punto compare a fianco della luce rossa una luce lampeggiante che indica al pilota di prepararsi a partire. Non appena la pompa viene estratta, la luce diventa verde, a meno che la persona addetta al controllo del pit stop la attivi manualmente, nel caso in cui ci sia una macchina in transito nella corsia dei box, per ritardare la partenza. Così funziona il sistema. Noi lo utilizziamo sin dall’anno scorso”.
È stato chiesto a Domenicali se il sistema fosse complicato. “Onestamente non penso proprio. Quando c’è la luce rossa, è questa equivale alla paletta abbassata. Non è necessario soffermarsi oltre. Ovviamente dobbiamo essere sicuri che il sistema funzioni, dobbiamo essere certi, ma si tratta di un’altra questione.” Domenicali ha spiegato che la luce era rossa quando Raikkonen ha iniziato a muoversi.
Il fatto che il team non abbia avuto la T-car per provare il pit stop sabato mattina non è una scusa , spiega Domenicali. “Noi abbiamo fatto le prove del pit stop a Maranello, cercando di farne il più possibile, ma il fatto di non averle potute fare in gara, non credo sia stato il problema”.
Domenicali ha detto che il team rispetterà la multa imposta al team per l’ uscita dalla pit lane di Massa, vincitore della gara. “E’ stata comminata una multa alla squadra, non al pilota; ad essere onesti, non pensiamo sia stata una manovra azzardata. Come si può vedere non c’erano ostacoli e rallentamenti.
Felipe era sul lato destro, ha rallentato e la Force India l’ha fatto inserire ma questo è il punto di vista della FIA e noi lo dobbiamo rispettare”.
Alla fine c’è stata la rottura del motore di Raikkonen. “Sfortunatamente, così come in Ungheria per Felipe, non c’è nulla di certo: abbiamo visto di nuovo il fumo sul rettilineo principale. Ora stiamo smontando il motore per capire quale sia stato il vero problema, perciò non posso darvi una risposta sicura sulla natura dell’accaduto, perché i ragazzi stanno ancora lavorando sul motore. Ma non c’è stato nulla di cui preoccuparsi”.
In conclusione, Domenicali dichiara che il team supporterà Raikkonen in questo momento difficile. “Ovviamente è facile quando le cose vanno bene. Chiunque è vicino a te e ti abbraccia e ti dice che sei il numero uno. Ma quando improvvisamente devi affrontare delle situazioni difficili, tutti ti dicono che è già finita”.
“Questo non è il caso di Kimi. Lui è il campione del mondo, noi siamo una squadra e noi supportiamo tutti nel gruppo, e soprattutto, Kimi, perché crediamo in lui al 100%. È nei momenti più difficili che la squadra deve stare unita. Non abbiamo alcun dubbio sulla prestazione di Kimi, sono assolutamente sicuro che farà il suo ritorno tra il prossimo GP e la finale in Brasile”.