Come purtroppo avevamo previsto, una volta trovato l’accordo con le organizzazioni di categoria sulla parte commerciale, le amministrazioni comunali di Vignola, Spilamberto e Savignano hanno fatto scendere il silenzio sulla riqualificazione dell’area ex Sipe Nobel.


Eppure le questioni aperte sono ancora di grande rilevanza: il parco scientifico-tecnologico, per tutti almeno a parole il cuore dell’intervento
(!), ed i 33.000 mq di area destinata a costruzioni di tipo residenziale.
Sul parco scientifico-tecnologico non è ancora stata fornita alcuna delle garanzie che avevamo richiesto: ci sono sufficienti risorse per realizzarlo
veramente?
Nell’unico incontro avuto con le amministrazioni, oramai nel giugno scorso, mancavano svariati milioni di euro ed una delle forme di finanziamento previste era l’ICI, ora abolita sulle prime case.
Quali saranno i tempi di realizzazione? Quali saranno i contenuti? Quali gli investitori?
Nonostante le rassicurazioni, nessuno ha ancora ritenuto indispensabile avviare una discussione su questi punti.
Sull’area “residenziale”: la proprietà ha proposto alle amministrazioni di realizzare 460 abitazioni, un forte aumento rispetto alle 375 previste
dall’accordo di programma del 2004, accordo che ne destinava 45 all’edilizia convenzionata, a cui oggi non si fa più alcun riferimento.

Cgil, Cisl e Uil avevano fatto una proposta molto chiara: destinare una fetta di queste abitazioni all’affitto a costi contenuti (il cosiddetto
social housing), come prevede in modo chiaro anche il PTCP, il Piano di programmazione territoriale da poco approvato dalla Provincia.
E’ inutile sottolineare che anche su questo i comuni hanno fatto orecchie da mercante.
E’ bene ricordare che gli Accordi di Programma tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati debbono portare in sé un rilevante interesse pubblico: dubitiamo che 460 abitazioni a prezzo di mercato ed un polo di
ricerca che rischia di non partire mai, unitamente ad 11.000 mq di superficie commerciale di vendita, siano un grande affare per la comunità.
Rimaniamo quindi in attesa, un po’ meno fiduciosa di qualche tempo fa, di cominciare il vero confronto su questi temi importantissimi: nel frattempo, fra lavoratori e pensionati, cresce la sensazione che i giochi siano già
fatti, e che si sia persa una grande occasione di riqualificazione e di ncrescita del territorio.

Cgil, Cil e Uil Vignola