È sceso dello 0,2% il tasso tendenziale annuo di inflazione registrato a Modena nel mese di ottobre. Questo dato, che un mese fa era del 4%, ora è arrivato al 3,8%: un risultato che avrebbe potuto essere migliore se al sensibile calo dei prodotti petroliferi non si fosse contrapposto l’incremento del costo dell’energia.


“Le famiglie modenesi analogamente a quelle italiane hanno tagliato i consumi e la recessione in atto può frenare ulteriormente la domanda”, afferma l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini: “il rischio di deflazione è alto, cioè, a fronte di un calo importante delle materie prime può non corrispondere un calo dei prezzi al consumo”.

Le variazioni maggiori del mese si riscontrano nei capitoli di spesa Abitazione, acqua, elettricità (+1,5%), Abbigliamento e calzature (+0,7%), Istruzione (+0,6%), Alimentari e bevande (+0,4%), Trasporti (-1,0%). Ciò ha comportato complessivamente un incremento dello 0,2% rispetto ai prezzi di 30 giorni fa. Nel dettaglio, le benzine sono scese del 4,6% rispetto al mese scorso e gli altri carburanti sono calati del 4,1%, ma sono aumentati energia elettrica (+0,5%) e soprattutto gas (+5,5%).

I dati elaborati dal Servizio statistica del Comune di Modena.