Circa trenta italiani e circa duecento extracomunitari venerdì sera, davanti al palazzo ghetto, si sono vestiti da vittime reclamando un diritto che probabilmente ha il sapore del ricatto politico. Non erano presenti simboli o bandiere, ma la manifestazione aveva i colori della sinistra, che da sempre predica la democrazia del diritto. L’avere una nuova moschea non è un diritto acquisito: è un privilegio.


Bisognerebbe ricordare, prima di calpestare i marciapiedi della città in segno di “protesta silenziosa”, che l’associazione El Huda il luogo in cui pregare l’aveva, ma ha ignorato e violato le leggi e i regolamenti esistenti eseguendo nei locali, che erano già in difformità con la destinazione d’uso, opere murarie non autorizzate.
Visto che rimarcano nelle loro argomentazioni la volontà di autofinanziare il nuovo centro culturale, perché non hanno provveduto fin dall’inizio a stabilirsi in locali che avessero le caratteristiche urbanistiche per ospitarli?
Si fa tanto parlare dei nostri “fratelli”..ma le nostre “sorelle” ? Di quale democrazia parliamo, considerando che alle loro donne non è permesso nemmeno pregare in pubblico, tantomeno partecipare a decisioni politiche o di vita quotidiana? Questa è la vera vergogna, ma nessuno ne parla mai.
La sinistra contesta che la comunità musulmana preghi in strada al freddo: è bene prendere coscienza che esiste un centro di preghiera in Via Cavour, che è funzionante e che ospita già i fedeli in preghiera. Pregare in strada è una loro scelta, non è una condizione dettata dall’amministrazione.

Abbiamo parrocchie a Sassuolo che soddisfano, con una sola Chiesa, fino ad 8.000 fedeli ed i parroci officiano le funzioni fino a 4 volte al giorno; è solamente una mancanza di organizzazione da parte dei responsabili delle Associazioni Musulmane, o ci sono dei dissapori fra le due comunità?
Gli stessi presunti dissapori si possono intuire all’interno della sinistra radicale: venerdì sera in strada era presente Rifondazione Comunista, ma il partito dei Comunisti Italiani aveva già annunciato la non partecipazione per evitare possibili strumentalizzazioni; non sarà che visti i risultati delle ultime elezioni si sono create spaccature nello schieramento di maggioranza? E sarà per questo che, nonostante il parere favorevole espresso dalla Giunta alla realizzazione della Moschea, nessuno dei componenti di questa non era in strada?
Pattuzzi è un uomo intelligente e sa che schierarsi direttamente sulla questione sarebbe autolesionista: non può infatti ignorare che la stragrande maggioranza dei cittadini sassolesi non vuole una nuova Moschea. Ma il Sindaco continua comunque a destreggiarsi sulla vicenda: forse per non perdere i consensi degli associati di El Huda? O forse per accontentare quell’estrema sinistra che stava manifestando, la quale sarebbe disposta a sostenere anche un governo di larghe intese solo per non essere esclusa dal Consiglio Comunale?
Lega Nord non si piega ai ricatti politici di nessuna fazione e continua a ribadire la propria avversità, supportata dalla stragrande maggioranza dei cittadini Sassolesi, all’autorizzazione per l’apertura di una nuova Moschea.

(Gianfrancesco Menani Capogruppo Consigliare Lega Nord Padania Sassuolo
Francesca Gottardi Giovani Padani Sassolesi)