Nel 2006 è avvenuto il passaggio dalla tassa sui rifiuti solidi urbani alla corrispondente tariffa (TIA). Da allora il Comune di Modena ha applicato alle attività industriali la nuova tariffa utilizzando coefficienti superiori a quelli previsti dalla normativa nazionale.


Il fatto che quest’anno il Comune di Modena abbia proposto per le industrie un aumento percentuale inferiore rispetto ad altre attività produttive deriva da un impegno assunto dall’Amministrazione locale, in accordo con Confindustria Modena, finalizzato a riportare il valore della tariffa entro i limiti stabiliti a livello nazionale.

“Pertanto”, afferma il direttore di Confindustria Modena Giovanni Messori, “non si tratta di uno sconto, come è stato affermato in alcune interviste pubblicate dalla stampa locale nei giorni scorsi. Ma di una riduzione dovuta, poiché sono alcuni anni che le imprese industriali pagano più di quanto la legge richiede loro. Ma vorrei anche ricordare che nonostante questo intervento, la tariffa delle attività industriali non rientrerà ancora nei limiti previsti dalla normativa nazionale. Entro il prossimo anno, infatti, il Comune dovrà procedere a un ulteriore adeguamento a favore delle industrie.
Vorrei inoltre sottolineare che nella nostra provincia le aziende di dimensioni medio-grandi, pur pagando regolarmente la TIA, non usufruiscono del servizio di raccolta dei rifiuti assimilati agli urbani, provvedendo a smaltirli a proprie spese, insieme ai rifiuti speciali di produzione.
Alla luce di tale situazione, molto diffusa già da diversi anni, riteniamo quanto mai urgente la completa attuazione delle recenti disposizioni ambientali che prevedono l’applicazione della tariffa solamente a uffici e mense delle attività produttive. In ogni caso, tenuto conto del difficile momento economico, auspichiamo che il Comune valuti attentamente le scelte che intende adottare e i riflessi che queste potranno avere sul tessuto produttivo”.