L’assemblea annuale dei presidenti di Legacoop Bologna che si è svolta oggi presso l’Oratorio di San Filippo Neri è stata fortemente caratterizzata da una riflessione sulla crisi economica globale.


Per Gianpiero Calzolari, presidente di Legacoop Bologna, “Non siamo riusciti a sostituire le ideologie del secolo scorso per alimentare, nella prassi quotidiana, quella tensione morale che doveva servire a dare coerenza, nei comportamenti individuali e collettivi, a moderni contenuti di responsabilità sociale. Ora come ora possiamo solamente reclamare la messa a punto di nuove norme, mirate soprattutto a regolamentare i mercati finanziari per una maggiore supervisione e vigilanza. Se però vale il principio che non è la regola che fa l’uomo giusto, ma è l’uomo giusto che fa ed osserva le regole, e forse allora è tempo di rivedere i nostri modelli”.
In questa situazione difficilissima per l’economia Calzolari precisa. “È praticamente impossibile azzardare ipotesi credibili del preventivo 2009 e i dati dei consuntivi dei bilanci 2007 sembrano lontani anni luce”.

Il valore della produzione dell’insieme delle aderenti a Legacoop Bologna nel triennio 2005-2007 ha mantenuto un trend di crescita costante, raggiungendo i 13 miliardi di euro, con un incremento nel 2007 del 3%. La crescita è stata moderata ma positiva anche per il 2008. “È praticamente impossibile azzardare ipotesi credibili del preventivo 2009”, spiega il presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari. Le imprese associate a Legacoop Bologna danno lavoro ad oltre 44.000 occupati, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Il settore che genera maggiore occupazione è quello dei servizi, che incide sull’occupazione complessiva del 45%. Un aspetto importante è la composizione dell’occupazione: l’84% dei contratti è a tempo indeterminato, il 9% a tempo determinato, mentre solo una parte marginale è rappresentata dai lavoratori stagionali e dai collaboratori. La base sociale raggiunge, nel 2007, la quota di 1 milione e 100 mila soci cooperatori con un aumento del 4%.

Nel corso dell’assemblea è stato assegnato il premio “Cresciuti con Bologna” che Legacoop riserva ai cooperatori che si sono distinti nel contributo allo sviluppo della città grazie agli strumenti dell’economia sociale. Quest’anno il premio è stato assegnato a Luciano Calanchi con le seguenti motivazioni della giuria composta, tra gli altri, da Federico Castellucci, Luciano Sita e Pierluigi Stefanini: “Instancabile costruttore di idee utili e importanti per lo sviluppo del movimento cooperativo e democratico del nostro Paese. Rappresenta con immutato entusiasmo un punto di riferimento per tante cooperatrici e cooperatori, capace di offrire suggerimenti, consigli e soprattutto soluzioni semplici a problemi difficili. Possiamo dire che Luciano Calanchi rappresenta una formidabile sintesi della prassi cooperativa fatta di identità e concretezza, valori ed efficienza, solidarietà e cambiamento.” Luciano Calanchi nasce nel 1928 a Calderara di Reno, figlio di braccianti agricoli. Entra nella cooperazione come funzionario ne=
a cooperazione agricola provincia di Bologna. Dal 1957 è membro dell’Ufficio Organizzazione della Federcoop di Bologna, nel 1960 diviene vicepresidente dell’Associazione provinciale delle cooperative di consumo di Bologna, nel 1963 presidente del Consorzio Provinciale delle Cooperative di Consumo di Bologna e contemporaneamente assume nel 1964 anche la carica di presidente della Cooperativa di consumo La Bolognese; dal 1974 al 1976 è responsabile di settore organizzazione della Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo e dal 1976 al 1983 vicepresidente di Coop Italia. Nella sua carriera ha contribuito in modo determinante ai processi di trasformazione della cooperazione di consumo che l’hanno portata ad essere l’impresa di riferimento del settore in Italia.