Valorizzare i varchi, cioè gli spazi aperti di connessione tra pianura e collina caratterizzati dalla presenza di corsi d’acqua e di spazi agricoli, intorno alla “città delle ceramiche” di Fiorano. È questo l’obiettivo del progetto finanziato con un fondo di 40 mila euro che prende il via con l’approvazione da parte del Consiglio provinciale della convenzione tra la Provincia di Modena e i Comuni di Fiorano modenese e Castelnuovo Rangone. La convenzione è stata approvata con il voto favorevole di Pd e Prc e quello contrario dei gruppi di opposizione.


Finanziato con un contributo di 25 mila euro dalla Regione Emilia Romagna e di 5 mila euro rispettivamente dalla Provincia di Modena e dai Comuni interessati, il progetto prevede la messa a punto di linee guida e buone pratiche per valorizzare i varchi di pianura-collina come elementi di struttura del paesaggio e di rafforzamento dell’identità del territorio a supporto dell’elaborazione dei piani urbanistici comunali. «Un’opportunità da cogliere che ci permetterà di ottenere come valore aggiunto ulteriori elementi di conoscenza del territorio» ha commentato Maurizio Maletti, assessore provinciale alle Politiche urbanistiche, concludendo la presentazione al Consiglio.
«Uno spreco di soldi per un progetto incomprensibile che valorizza varchi inesistenti» ha replicato Giorgio Barbieri (Lega nord), mentre Claudia Severi (Fi-Pdl) ha affermato che «quella somma, per quanto piccola, poteva essere usata per famiglie in difficoltà e se i fondi sono vincolati bisognava trovare il modo di svincolarli».

Per Luca Caselli (An-Pdl) si tratta dei «soliti vincoli urbanistici che creano più problemi che vantaggi» e Tomaso Tagliani (Popolari liberali-Pdl) ha sostenuto che «non si capisce né a cosa serve né a chi».

Per Antonella Orlandi (Fi-Pdl) il progetto «si sovrappone ad altri elementi di pianificazione già esistenti» ,mentre secondo Giuseppe Vaccari (Pd) «la storia e l’identità di una comunità si conserva anche tutelando alcuni aspetti del territorio».