Lo screening della retinopatia diabetica è essenziale per riconoscere precocemente le lesioni iniziali della retina e prevenire e ridurre la cecità da diabete. Il crescente numero di diabetici anche in provincia di Reggio Emilia (oltre 28.000) pari al 4,7% della popolazione, e oltre 2.500 a Montecchio, può rendere difficoltoso rispettare le linee guida che prevedono un esame del Fundus Oculi almeno ogni due anni.


La possibilità di eseguire un primo screening della retinopatia diabetica direttamente nei Servizi di Diabetologia è oggi possibile grazie ad una Fundus Camera digitale, non midriatica (che non richiede cioè la dilatazione della pupilla) e che può ridurre i tempi di esecuzione dell’esame, aumentando il numero di pazienti che accedono all’esame.
Un retinografo non midriatico ad alta risoluzione, del costo di circa € 30.000, è stato recentemente donato dalla Associazione Solidarietà per il malato al Dipartimento Internistico dell’Ospedale Franchini di Montecchio, diretto dalla Dr.ssa Valeria Manicardi.
Lo strumento è in grado di operare in assenza di personale tecnico specializzato, guidando direttamente il paziente con messaggi vocali. L’esame consente di catturare cinque diverse immagini della retina, a partire da cinque differenti punti di fissazione del paziente, di comporre le immagini creando un mosaico completo del fundus.

Le immagini generate e le informazioni relative al paziente vengono poi gestite dal sistema informatico che consente di condividere, visualizzare ed archiviare dati e immagini nella cartella informatizzata attraverso la rete. L’esame così archiviato può essere visualizzato e refertato dall’Oculista.
Il retinografo non midriatico potrà essere positivamente utilizzato a favore dei pazienti diabetici già da gennaio 2009, permettendo di eseguire almeno 1000 esami all’anno per questi pazienti, in concomitanza con la visita diabetologia presso il servizio.
Una sperimentazione di tre mesi presso il Servizio di Diabetologia di Montecchio con la esecuzione di 190 esami del Fundus Oculi, ha messo in evidenza che l’esame è facile da eseguire, (richiede un training di 15 giorni), rapido (5-6 minuti) sensibile, specifico, non invasivo, economico (non richiede materiale di consumo), efficace nell’evidenziare le lesioni iniziali della retinopatia diabetica.
La Direzione dell’Azienda USL esprime un sentito ringraziamento all’Associazione Solidarietà per il malato, per la sensibilità e la generosità dimostrate.