Più controlli per contrastare il fenomeno del transito di moto da cross e fuoristrada sulla Via Vandelli e lungo i sentieri in tutta l’area del Monte Cantiere e del Ponte del Diavolo nel comune di Lama Mocogno.


I divieti sono ora segnalati anche con un’apposita cartellonistica, installata di recente su iniziativa dei comuni di Lama Mocogno, Palagano, Pievepelago, Pavullo, Polinago e Riolunato con la collaborazione della Comunità montana del Prignano e della Provincia di Modena. Insieme alla nuova segnaletica saranno intensificati i controlli della Polizia provinciale, Polizie municipali, Corpo Forestale dello Stato e Guardie ecologiche volontarie. Previste sanzioni fino a 500 euro.

«In queste zone alcuni percorsi – spiega Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – pur non essendo transitabili sono utilizzati regolarmente da fuoristrada e moto che oltre a mettere a rischio la sicurezza degli escursionisti, contrastano con il loro legittimo diritto di godere in tutta tranquillità di una ambiente naturale unico. Il fenomeno, inoltre, si è aggravato negli ultimi anni con la diffusione di moto a quattro ruote, i cosiddetti “quad”».

L’iniziativa segue la dichiarazione di “aree di particolare pregio ambientale” decisa dai Comuni stessi in sintonia con quanto stabilito dalla Provincia nel nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Il Monte Cantiere, inoltre, nella parte posta a monte della Via Vandelli e della frazione delle Piane di Mocogno, è stato inserito nell’elenco dei siti di interesse comunitario ed è stato dichiarato zona di protezione speciale.
La installazione dei cartelli sarà completata entro aprile nell’area del Ponte del Diavolo ed entro maggio nell’area del monte Cantiere.

Il Pontercole, detto anche “ponte del Diavolo”, è un grande monolite di roccia a forma di arco, lungo 33 metri, immerso nel bosco al centro di un’area dove sono stati rinvenuti reperti archeologici dell’età del bronzo.
Il monte Cantiere domina la Via Vandelli costruita nel ‘700 dagli Estensi per collegare Modena a Massa e garantire al ducato uno sbocco sul Tirreno. Progettata dal geografo e matematico Domenico Randelli, è oggi meta abituale di escursionisti soprattutto lungo il tratto da Barigazzo a passo Cento croci fino a S.Pellegrino in Alpe.