”Sento nascere la speranza nel cuore perchè s’avverte già nell’aria che sotto le macerie c’è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare”. E’ quanto ha detto questa mattina a L’Aquila il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, celebrando la messa per le vittime del terremoto.

In migliaia ai funerali solenni, oggi, alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall’Aquila. Le forze dell’ordine stimano in 5 mila i presenti.

Duecentocinque le bare allineate, 1600 le sedie nelle prime file su cui siedono i parenti delle vittime, 8 per ciascuna salma.

Le autorità: il presidente Napolitano, il premier Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, il ministro dell’Interno Maroni e il sottosegretario Letta.
Un funerale dalle dimensioni imponenti, in diretta televisiva, mentre in tutto il Paese si osserva il lutto nazionale. A celebrarlo il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, insieme all’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari.
Sono tanti i politici che oggi hanno voluto testimoniare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Dal presidente della Repubblica Napolitano, appunto, al suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, ai due presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini, dal ministro Maroni al sottosegretario Gianni Letta. Per l’opposizione, il segretario del Pd Dario Franceschini, l’ex segretario Ds Piero Fassino, l’ex ministro della sanita’ Rosy Bindi e l’ex presidente del Senato Franco Marini. Tra gli amministratori presenti, anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e Ezio Paluzzi assessore alle Politiche della sicurezza della provincia di Roma.

Il cardinale Bertone ha voluto ricordare nella omelia anche “Marco Cavagna, il pompiere-papà di Treviolo – ha sottolineato – venuto da Bergamo e qui colpito da un infarto mentre cercava di salvare altre vite”. Sotto le macerie dell’Abruzzo la c’é la voglia di ripartire, ha detto il card. Bertone. Pur nella tristezza di queste ore, e pensando alle parole bibliche sulla Gerusalemme celeste, il segretario di Stato vaticano ha affermato di sentire “nascere la speranza del cuore perché – ha spiegato – s’avverte già nell’aria che sotto le macerie c’é la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare”.
Nella parte finale del funerale, il cardinal Bertone ha benedetto le vittime del terremoto, aspergendole con l’acqua santa insieme al vescovo dell’Aquila, mons. Molinari. Poi le vittime sono benedette con l’incenso.
Durante i funerali si sono verificati diversi malori fra i parenti che assistevano alla cerimonia.