Si è tenuto a Guastalla, presso la sede di Progettinfanzia, in via Bellini, 7, un incontro di rendicontazione dell’esperienza “eruopea” condotta da alcuni insegnanti di scuole dell’infanzia e nidi della Bassa Reggiana.
Infatti, in febbraio si è tenuta una visita studio in Olanda (al KinderCampus di Hilversum), come esperienza che rientra nel progetto multilaterale “Comenius IN_DEM: quality in preschool through inclusive and democratic education”, lo ricordiamo, finanziato dall’Unione Europea per il biennio 2008-2010.

Il progetto tratta il tema della qualità attraverso l’educazione alla democrazia e all’inclusione nelle scuole e nei nidi. Alcune insegnanti, come detto operanti per Progettinfanzia nella Bassa, si sono recate in Olanda per approcciare le prime fasi del progetto europeo.
Erano resenti all’incontro di Guastalla: Cristian Fabbi, direttore di Progettinfanzia, Mascia Marconi, pedagogista, Federica Rossi, coordinatrice di Progettinfanzia per l’estero, e le insegnanti che sono state protagoniste del progetto e di questo primo scambio: Catia Lusuardi, per il nido d’infanzia Zenit di Boretto; Cristina Artoni, per la scuola dell’infanzia Soliani Scutellari di Brescello; Simona Badari per la scuola dell’infanzia Arcobaleno di Guastalla e Lara Rossi per la scuola dell’infanzia Arcobaleno di Novellara, insieme ai colleghi e colleghe olandesi e svedesi.

Il significato di questa prima esperienza vanta diverse sfaccettature, in primis comporta ed ha comportato un arricchimento professionale e personale molto importante.
Alla base si posizionano alcuni concetti e valori: nel contesto del gruppo di lavoro vengono poste nuove domande e curiosità sul fare educazione, si riflette sul “proprio” fare educazione. Fino ad arrivare ad un concetto più ampio di approfondimento: la metariflessione circa i valori della pedagogia, in continua evoluzione. La mente dei protagonisti si apre al mondo ed alla sua contemporaneità, condividendo l’esperienza ai genitori, al territorio ed agli amministratori; tutto questo in un contesto democratico di autonomia, rispetto e responsabilità.

“Si parla di democrazia, quando c’è la possibilità ad accettare idee diverse ed ascoltare punti di vista differenti. Ogni bambino ha modo di esprimere le proprie idee, le proprie emozioni
e il proprio modo di pensare. Pensando alla nostra scuola d’infanzia, parlando di democrazia, la prima cosa cui si pensa sono proprio gli spazi, spazi da vivere e da abitare insieme in libertà, ma nel rispetto delle regole: tutto porta a pensare alla democrazia, nel rispetto delle cose e delle persone.
C’è educazione democratica quando anche i genitori partecipiamo agli incontri di sezione e sperimentano le esperienze vissute dai bambini; è un’opportunità di crescita individuale e collettiva.
Importante è dare a tutti i propri tempi di apprendimento senza accelerarli. Le insegnanti che ascoltano i pensieri, le idee, le parole dei bambini e raccolgono gli spunti da approfondire e sviluppare”.