La corte d’appello della FIA si è espressa a favore dei diffusori utilizzati dalla Brawn, Toyota e Williams. ”Dopo aver ascoltato gli argomenti e le prove presentate – si legge in un documento diffuso dalla Fia – la Corte ha concluso che gli steward hanno correttamente giudicato che le auto in questione rispettano le regole vigenti”.

“Sarà una decisione facile”, avevano detto ieri i giudici, dopo le otto ore d’udienza presso la Corte d’Appello della Fia, a Parigi. E infatti la sentenza, attesa per la serata, è arrivata questa mattina: ricorso respinto, i diffusori progettati e utilizzati da Toyota, William e soprattutto Brawn Gp, la neonata scuderia che ha dominato le prime due gare della stagione, sono regolari.

Alla fine quindi ha avuto ragione Ross Brawn, che esce trionfatore dalle aule di tribunale come dalla pista. Inevitabile delusione invece per le scuderie che avevamo presentato appello (Ferrari, Renault, Red Bull e Bmw), che pure ieri professavano, sia pure ufficiosamente, grande ottimismo.
Gli avvocati della Ferrari, avevano in particolare insistito su un punto fondamentale: il diffusore posteriore della Brawn ha un buco, vietato dai regolamenti, e il fatto che quel buco non sia visibile guardando dal fondo della macchina verso l’alto non vuol dire che non ci sia.
Le argomentazioni fornite evidentemente non sono state ritenute sufficienti a convincere i giudici.