Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera sull’accettazione e gli indirizzi per la gestione dell’eredità di Antonietta Amato, con il voto contrario di Lega Nord e An-Pdl, l’astensione di Fi-Pdl e il voto favorevole di maggioranza e degli altri consiglieri in aula. E’ stato, invece, respinto l’ordine del giorno presentato da Fi-Pdl “Creazione di una Fondazione per dare esecuzione testamentaria alla volontà della signora Amato”, con il voto contrario di maggioranza, Rc, Verdi e Modena a Colori, l’astensione dell’IdV e dei Popolari per il Centrosinistra, e il voto favorevole di Fi-Pdl, An-Pdl e Lega Nord.


La signora Amato Antonietta, nel proprio testamento, ha designato come erede universale il canile comunale di Modena posto in via Nonantolana e ha espresso la richiesta che le salme del marito e del figlio vengano portate nel cimitero di famiglia e che venga posta cura alla tomba.
Con la delibera viene confermata l’accettazione, con beneficio di inventario, dell’eredità della defunta signora, un patrimonio di beni mobili ed immobili pari a circa 1 milione 377 mila euro, con un passivo di quasi 5 mila euro. Sono stati inseriti nel piano triennale delle dismissioni un’autorimessa sita a Modena in via Nervi, un appartamento e un’autorimessa in via Nervi con diritto di abitazione della nuora della defunta, un appartamento, autorimessa e area urbana situata a Montecreto e un appartamento sito in Ravenna.

“Si è deciso di procedere alla vendita permutando la quota spettante al Comune dell’appartamento posto in via Nervi alla nuora della defunta e dell’appartamento a Ravenna all’avvocato, e di mettere all’asta pubblica l’appartamento a Montecreto e l’autorimessa in via Nervi” ha spiegato l’assessore al Patrimonio Antonino Marino presentando la delibera.

“Si venderanno i gioielli e si incasseranno i titoli depositati, e si metteranno a locazione l’appartamento, autorimessa e locale di deposito siti in via Vignolese, l’appartamento e autorimessa siti in via Liguria, l’appartamento in via Zamenhof e l’appartamento con due autorimesse in via Alba. Ogni provente derivante dalle vendite e dalle locazioni verrà destinato al mantenimento e alla gestione del Canile comunale e alla cura degli animali nello stesso ricoverati. La giunta si impegna, inoltre, a rendicontare annualmente la destinazione dei proventi oggetti del lascio”.

L’odg presentato dal consigliere Dante Mazzi di Fi-Pdl chiedeva che i beni del lascito venissero conferiti in una Fondazione intitolata alla signora Antonietta Amato e appositamente costituita dal Comune di Modena per la gestione complementare e aggiuntiva del canile comunale rispetto alle risorse istituzionalmente destinate al canile stesso. “Sarebbe opportuno creare una Fondazione gestita dal comune per essere certi che vengano utilizzate le risorse così come da volontà della signora” ha affermato Mazzi. “L’eredità non deve essere considerata un tesoretto che vada a sostituire le normali incombenze dell’Amministrazione che ha già destinato determinati importi per la gestione del canile. Si deve trattare di una gestione complementare, non sostitutiva”.
Mauro Tesauro dei Verdi ha ringraziato “la sensibilità della signora Amato per il tema del canile e degli animali. Credo che il testamento della signora sia semplice e chiaro, dice che ciò che devolve deve essere indirizzato sul canile. E’ chiaro che queste maggiori risorse non devono andare in sottrazione, ma devono essere qualcosa in più rispetto alla normale gestione.Dato l’importo importante ci rendiamo conto che un dovere in più di vigilanza e controllo va dato per scontato, ma sono perplesso sul tema della fondazione, che diventa a termine”.
Baldo Flori di Modena a Colori ha affermato: “Credo che il Consiglio debba esprimere la propria riconoscenza ai parenti della signora Amato per questo gesto. Dobbiamo rispettare la sua volontà che mi pare chiara e netta, senza dover creare sovrastrutture che con il tempo finiscono per autoconservarsi. La signora ha voluto destinare le proprie risorse al benessere degli animali. L’assessore si dovrà presentare con una relazione specifica, ma dobbiamo muoverci semplificando la burocrazia: la fondazione diventerebbe un sistema troppo farraginoso”.
Mauro Manfredini della Lega Nord ha commentato: “Non cambia nulla anche se viene costituita una fondazione, anzi, potrebbe diventare un elemento di raccolta di continue entrate di soldi per l’assistenza agli animali, che forse incentiverebbe altre persone che vogliono farlo ad elargire donazioni, potrebbe essere un aiuto maggiore. Sarebbe un tavolo continuativo e si aprirebbe la possibilità anche ad altri di devolvere somme. Voterò a favore dell’odg, e se non sarà fatto altrettanto dalla maggioranza voterò contro la delibera”.
Antonio Maienza dei Popolari per il Centrosinistraha affermato: “E’ una delibera che ha destato molto interesse e curiosità. Oggi ci apprestiamo a gestire questa eredità: vorrei che l’assessore abbozzasse un po’ a come intende gestire queste risorse in un progetto credibile e valoriale, di un atto d’amore verso i cani e tutti gli animali, la cui compagnia oltre che benefica sappiamo anche curativa”.
Per Enrico Artioli del Pd è “doveroso esprimere un pubblico ringraziamento alla scelta della signora Amato. A questo corrisponde la responsabilità forte che è a capo del Comune, che deve pensare un adeguato riconoscimento pubblico di questa persona. Va prevista una saggia articolazione di questo lascito, sia in investimenti che in progetti gestionali per l’erogazione dei servizi nel tempo, così da migliorare la vita degli animali nel canile. E’ necessario che venga presentato un progetto complessivo sull’uso di queste risorse”.
L’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando ha commentato: “Siamo nella fase di accettazione dell’eredità, per poi far diventare definitive le permute, necessarie per gestire al meglio questo patrimonio. L’intenzione dell’Amministrazione comunale è proprio quella di utilizzare al meglio le risorse, finalizzandole alla gestione del canile comunale e a tutto ciò che vi ruota intorno. Aggiungo poi che abbiamo previsto per il 19 aprile di dedicare una targa per la dottoressa Angela Spampanato, deceduta da poco, che ha lavorato molto in questo senso”.
Nella sua replica Dante Mazzi ha affermato: “Credo che una fondazione possa durare nel tempo. Si parla di sovrastruttura: non deve essere considerato questo un tesoretto trovato. Ho apprezzato quello che si intende fare con questo patrimonio, per renderlo più facilmente gestibile. Bisogna dare atto all’Amministrazione e ai comproprietari di essere andati nella direzione giusta. Riconosco l’impegno, ma è minimale. Temo che questa volontà nel tempo non venga portata avanti”.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha commentato: “Si tratta di comportamenti positivi che sempre più frequentemente i nostri concittadini ritengono di dover portare avanti. Penso che dobbiamo cogliere come doverosa e imprescindibile la scelta dell’Amministrazione di eseguire la volontà della defunta”.
L’assessore Marino nella replica ha sottolineato l’importanza di “dare riconoscimento alla signora Amato e di dare al canile comunale il nome della dottoressa Spampanato, la prima ad aver dato tanta attenzione ai diritti degli animali”.
Per le dichiarazioni di voto sono intervenuti nuovamente i consiglieri Mazzi e Flori.