Chicago Boys_bnLa rassegna estiva L’Emilia e una notte ideata e promossa dalla Corte Ospitale prosegue lunedì 15 giugno 2009 alle ore 21.30 con l’anteprima nazionale di Chicago boys, la nuova produzione del Teatro della Cooperativa: in scena Bebo Storti, insieme a Elena Novoselova, diretti da Renato Sarti, che ne ha scritto anche il testo.

Lo spettacolo è realizzato con la collaborazione della Corte Ospitale: la compagnia è in residenza in questi giorni a Rubiera, impegnata nelle prove dello spettacolo. Chicago Boys fa riferimento ad un gruppo di giovani economisti formatosi negli anni Settanta presso l’Università di Chicago, sotto l’egida del liberista Milton Friedman, che esercitò una profonda influenza sulle politiche economiche di molti Stati, primi fra tutti gli Stati Uniti del presidente Ronald Reagan e l’Inghilterra del primo ministro Margaret Thatcher. Alcuni di questi economisti furono assunti dal ministero dell’economia cileno, durante il regime militare di Pinochet, e in altri paesi del Sud America, Argentina compresa, dove attuarono un processo di privatizzazione e liberalizzazione dell’economia (dalla sanità, alla sicurezza, dalla scuola alle carceri, dalle armi alla sanità). Il Dio denaro impera. Nel sistema capitalistico odierno persino le crisi economiche, i disastri e le tragedie più immani (dalle dittature in Sud America al passaggio di Katrina a New Orleans, dagli attentati dell’undici settembre alla guerra dei Balcani o dell’Iraq) sono diventati un’ottima occasione per fare affari. Il neo-liberismo nella sua rincorsa alla mercificazione ha coinvolto anche quei beni inalienabili che da beni di prima necessità sono tragicamente diventati beni di lusso. Tra questi l’acqua, che proprio per questo motivo ha preso il nome di oro o petrolio blu.

Sul palco due attori. Bebo Storti, immerso in una vasca piena d’acqua con stivali, cappello da cow boy e sigaro in bocca, inneggia al capitalismo più sfrenato dominato dalle multinazionali. Un personaggio laido che sguazza (e si disseta) in un’acqua inquinata dai suoi stessi rifiuti e da ogni sorta di scorie. Schernendo ed esaltando scelte politiche ed economiche locali nazionali ed internazionali, il protagonista svela con lucido cinismo i tragici risvolti delle scelte speculative compiute sulla risorsa acqua. Insieme a Bebo Storti, Elena Novoselova, la sua colf/cameriera, presenza silente e rappresentate di quel mondo che subisce la tracotanza dei poteri forti e da cui si difende dovendo ricorrere a una violenza proporzionata solo a quella dell’oppressore. Potrebbe sembrare un trattato di economia ma in realtà questo testo cerca di tratteggiare e di farsi emblema di un grande paradosso: uno scontro epocale fra due tipi di sistemi ed economie diverse (liberista e socialista), due modi completamente diversi di concepire la vita e il rapporto fra individuo e stato. Alla fine, fra veleni e tentativi di annegamenti, l’uno cercherà di assassinare l’altra e viceversa in uno scontro senza esclusione di colpi.

Questa nuova produzione del Teatro della Cooperativa riproporrà la storica coppia Sarti-Storti che, dopo anni di lavoro insieme, ha raggiunto una empatia talmente profonda da assottigliare l’inevitabile discrasia tra testo e attore. Il costo dei biglietti per tutti gli appuntamenti dell’Emilia e una notte va da 10 euro a 5 euro. Prevendita sul sito vivaticket.it oppure presso gli uffici della Corte Ospitale.