economiaE’ un giudizio di approvazione a metà quello che Confesercenti Modena si sente di dare al bilancio presentato da Hera. “Abbiamo riscontrato il raggiungimento di risultati positivi – fa sapere l’associazione – controbilanciati però da altri importanti obiettivi ancora da centrare. E’ opportuno quindi, sia per i cittadini sia per le imprese, un riesame del percorso fatto, su quanto realmente conseguito tra tutti i traguardi posti inizialmente, al momento della costituzione della multiutility. Ad oggi, ad esempio, quell’economia di scala frutto anche della razionalizzazione delle organizzazioni che ci aspettava non pare avere dato ai cittadini e alle imprese i vantaggi auspicati”.

Unica associazione del commercio presente alla illustrazione del Bilancio di Hera Modena, Confesercenti, ha colto quindi l’occasione per esprimere alcune riflessioni sull’operato della multiutility a quasi un decennio dal suo insediamento. I fattori positivi ci sono, come ad esempio gli investimenti sul territorio e l’incremento della raccolta differenziata quasi al 45%.

Restano però diverse criticità, sottolinea Confesercenti e sono molti gli associati che ce le segnalano. “Rileviamo come il processo di privatizzazione non abbia avvicinato l’azienda a famiglie e ad imprese né abbia ridotto i carichi burocratici; non abbia ridimensionato i costi dei servizi generali, né tanto meno quelli delle prestazioni accessorie. Il passaggio da tassa a tariffa poi, ha consentito di ottenere l’incremento degli utili al soggetto erogante, mentre si è risolto in uno svantaggio competitivo rispetto alle imprese. La definizione delle tariffe hanno poi continuato a riflettere equilibri complessi e si sono avvicinate in modo molto modesto al rapporto di diretta proporzionalità fra costi e consumi. Per contro, anche in questo difficile periodo economico gli utili dichiarati crescono, evidenziando una marcata incoerenza rispetto alle difficoltà di famiglie e imprese. Inoltre l’enfasi posta sull’importanza della raccolta differenziata ai fini dell’abbattimento dei costi del servizio, non trova ancora una corrispondente normativa nel regolamento comunale.

Andando oltre i singoli aspetti resta un tema di carattere più generale da affrontare: si pone la necessità di pesare i benefici e i costi conseguenti alle scelte effettuate. Senza nessun atteggiamento pregiudiziale, non si può escludere che la strada intrapresa possa essere rivisitata, a partire da una definizione più nitida del rapporto tra pubblico e privato all’interno di Hera.