denaro1L’Osservatorio regionale sul credito riunitosi ieri presso la Prefettura di Bologna ci ha detto qualcosa che molti imprenditori della zona sapevano già: il credito alle imprese è fermo, nonostante i tanti appelli, e gli accordi, evidentemente quanto meno insufficienti.

L’andamento del credito in Emilia-Romagna nel primo trimestre 2009 decelera al 4% (dal 6,5% del trimestre precedente), a causa della ridotta dinamica dei prestiti alle imprese, passata dal 7,4% al 4,2%.

Chi ne soffre di più sono le piccole aziende, gli artigiani, che sono anche coloro che più a malincuore licenziano, che hanno un legame più forte col territorio. Quanto detto già in campagna elettorale vale a maggior ragione ora: non basta mettere in una stanza istituti bancari e Confidi e firmare un accordo che alla fine consente solo un miglior prezzo del denaro.

E’ sempre più necessario che gli enti, e qui mi riferisco in particolar modo a quello di cui faccio parte la Provincia di Modena, facciano pressione sulle banche affinchè i criteri di concessione dei fidi siano condivisi e trasparenti. Perché vengano premiate le aziende che non licenziano, che investono in ricerca, che non delocalizzano. E poi vorremmo sapere quali banche e per quali somme totali hanno concesso affidamenti in questi mesi, perché gli imprenditori sappiano a chi rivolgersi, e anche le banche siano in qualche modo sottoposte ad un rating pubblico.

Un accordo che consenta senza alcun tipo di vincolo la concessione del prestito ad “insindacabile giudizio” della banca, temo non porti alcun vantaggio alle imprese. Che oggi forse sarebbero addirittura disposte a pagare un tasso leggermente superiore, pur di avere ossigeno per uscire dal tunnel della crisi. Oggi invece tali risorse vengono negate, senza neanche discutere sul prezzo.

Avv. Luca Ghelfi, PDL

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Secondo  il quadro fatto dall’Osservatorio regionale sul credito, infatti,  i prestiti bancari in Emilia-Romagna hanno continuato a rallentare, soprattutto quelli alle imprese. In lieve inversione di tendenza invece quelli alle famiglie. Il credito nel primo trimestre 2009 è decelerato al 4% (dal 6,5% del trimestre precedente), i prestiti alle imprese sono passati dal 7,4% al 4,2%. Quelli alle famiglie sono aumentati come a dicembre del 3%.