Orchestra Morin KhuurIl 15 luglio, a Boretto, echi d’oriente risuoneranno nello scenario del grande Fiume: il fascino della tradizione Mongola dei Morin Khuur Ensemble e l’arte di Mauro Pagani, autore delle musiche di Crêuza de mä di Fabrizio de Andrè, in un concerto che ripercorrerà antichi scambi tra oriente e occidente.

L’evento, intitolato “L’azzurro cielo degli incontri”, si svolgerà presso il Porto turistico Regionale di Boretto alle 21:30 nell’ambito della rassegna musicale Mundus, che coinvolge 6 comuni della provincia reggiana in una serie di appuntamenti dedicati al jazz, alla musica tradizionale e del mondo.

A dieci anni dalla scomparsa di De Andrè, quasi a voler realizzare il suo progetto di un album sui viaggi di terra tra Oriente e Occidente, viene proposto un programma nel quale la musica tradizionale mongola incontra i brani di Crêuza de mä, orchestrati e cantati dallo stesso Pagani per l’Orchestra Morin Khuur.

Orchestra Morin Khuur

L’Orchestra, di nuovo in Europa dopo il tour del 2006 che celebrava gli 800 anni dalla nascita dell’Impero di Gengis Khan, è diretta dal Maestro Batchuluun Tsend: archi, arpe, vibrafoni e timpani creano momenti di dolcezza orientale e poesia mediterranea, con cui Pagani fonde la sua voce in modo mirabile.

Il morin khuur, sorta di violoncello dal suono dolcissimo, ha una cassa trapezoidale con due corde di crine di cavallo, è lo strumento nazionale dei Mongoli e ne accompagna la vita quotidiana. Anche il canto, elemento fondante della tradizione musicale che si è conservata intatta nei secoli grazie alla forte identità di questo popolo, rievoca lo spirito della Mongolia: la tecnica del canto duplifonico, ad esempio, si ispira ai suoni della natura.

Il Mongolian State Morin Khuur Ensemble, fondato nel 1992, riunisce una trentina di virtuosi del canto e degli strumenti mongoli, che interpretano magistralmente un vastissimo repertorio di melodie tradizionali e contemporanee, creando magiche atmosfere che conducono lo spettatore in un emozionante viaggio nella natura mongola, ai confini del tempo. L’ensemble si è esibito in molti paesi del mondo, ed ha al suo attivo numerose esecuzioni di musiche per film, documentari e spettacoli, nonché svariate incisioni discografiche.