autobus1Aumenti dei biglietti orari e abbonamenti al microchip col codice fiscale, Modena dichiara guerra ai “portoghesi” del bus. Dopo due anni di blocco, dal primo settembre aumentano i biglietti e cambiano gli abbonamenti dei bus modenesi. Ma poi i prezzi, vista la congiuntura, resteranno fermi fino al 2011 e chi viaggia abitualmente non risentirà dell’adeguamento, precisa Amo, l’agenzia per la mobilità di Modena.

La novità più importante riguarda l’abbonamento, che cambia natura e diventa più difficile da frodare: la tessera (che costerà dieci euro ‘a vuoto’) sarà fornita di microchip, recherà codice fiscale e foto del titolare e, una volta caricata con il denaro, dovrà essere obliterata ogni volta che si sale sul bus. L’utente, oltre a scegliere il tipo di abbonamento che preferisce (mensile o annuale) potrà caricare la propria tessera con un minimo di dieci euro che potranno essere usati per viaggiare fuori dalle zone prescelte per l’abbonamento. Con le novità viene premiato chi prende spesso il bus e usa l’abbonamento, in particolare gli studenti, i disabili e gli anziani. Con le nuove tessere annuali e mensili gli abbonati abituali potranno spendere in media il 2,78% in meno rispetto al 2008, nonostante l’adeguamento delle tariffe, spiega la nota di Amo. Un adulto che acquista l’abbonamento annuale per attraversare due zone, per esempio, spenderà 315 euro. Con l’Atcm card calcolata in base alle vecchie tariffe (400 viaggi) ne avrebbe spesi 338, che sarebbero diventati 350.

Per quanto riguarda i prezzi nello specifico, l’abbonamento mensile per Modena e le frazioni costerà 33 euro, 26 per la zona uno, 36 per due zone, 36 per tre, 52 per quattro, 56 per cinque, 60 per sei, 65 per sette, 69 per otto.

Cambiano anche i tesserini validi per un anno, con una nuova tariffa per gli studenti che non si ferma agli under 20 ma si allarga dai 12 a 26 anni: un abbonamento per Modena e frazioni, ad esempio, costerà 260 euro per i più giovani e 280 per i più vecchi di 26 anni. E ancora 221 euro contro 240 per una zona, 290 contro 315 per due, 363 contro 395 per tre, 409 a 445 per quattro, 451 a 490 per cinque.

Ci sarà poi l’abbonamento forfettario che, secondo i calcoli di Amo, farà risparmiare rispetto alla classica Atcm card da 400 viaggi. Ancora un esempio per spiegare che la carta per Modena e frazioni costa 272 euro contro i 280 della flat, 391 contro 395 per tre zone e 444,90 contro 445 per quattro, ma l’abbonamento forfait costa 240 euro contro i 271 della card per zona uno, 315 contro 338,69 per due zone, 490 contro 498 per cinque zone. Il risparmio, insomma, dipende dalle zone e dalle esigenze. Per quanto riguarda invece le Atcm card under 20 rispetto alle nuove flat ridotte per under 26, dal calcolo di Amo risulta che è più conveniente la creda solo per Modena e Frazioni (costa 242 euro contro i 260 del flat), altrimenti per tutte le altre zone con il flat si risparmia da sei fino a 20 euro. Le nuove tariffe flat, insomma, fanno risparmiare se si viaggia due volte al giorno per 200 giorni e possono essere usate illimitatamente nel periodo definito, senza costi aggiuntivi.

Passando ai biglietti, la crescita (intorno al 3,86% per quelli di corsa semplice) sarà inferiore al tasso di inflazione rilevato dal luglio 2007 ad oggi (il 5,2% per i prezzi al consumo delle famiglie e il 7% per il solo settore trasporti). Gli aumenti, comunque, variano a seconda del tipo di biglietto e delle zone, l’aumento maggiore (5,88%) è per il biglietto da 150 minuti e la zona sei che passa da 4,25 a 4,50 euro. Altra crescita (del 5,56) da 3,60 a 3,80 euro per i ticket da 135 minuti zona cinque.

Sale del 5% anche il biglietto singolo per il Comune capoluogo e le sue frazioni, non sarà invece ritoccato affatto quello (sempre di corsa singola) delle altre cittadine della Provincia.

Le nuove tariffe sono state approvate nelle scorse settimane dal Consiglio di amministrazione dell’Agenzia per la mobilità per seguire gli indirizzi di Comune e Provincia e recuperare in parte l’aumento del tasso d’inflazione registrato dal luglio 2007, “ma anche per conformare i titoli di viaggio modenesi del servizio extraurbano alle tariffe obiettivo disposte dalla Regione Emilia-Romagna per il 2010”, si legge nella nota di Amo. Da gennaio 2011 entrerà infatti in vigore l’integrazione tariffaria che consentirà agli utenti di viaggiare con un unico titolo di viaggio su tutta la rete regionale, sia ferroviaria che urbana ed extraurbana.