scuola_5Si intitola “Le mani per pensare” la lezione magistrale che il sociologo Richard Sennett terrà a Bologna venerdì, invitato dall’assessorato regionale alla Scuola, Formazione e Lavoro e dall’Ufficio scolastico regionale per inaugurare l’anno scolastico 2009-2010.Lo studioso americano, che è consulente del presidente Obama, è stato tra i primi negli anni ’90 a diagnosticare i danni della flessibilità del mercato del lavoro, con un saggio tradotto in Italia col titolo “L’uomo flessibile”. Di recente Sennett ha pubblicato “L’uomo artigiano”, una riflessione quanto mai attuale sul lavoro fatto con arte, sapienza manuale e intelligenza, un elogio alla cultura tecnica, alla maestria e al saper fare.

“L’evento – spiega l’assessore regionale Giovanni Sedioli – è un’occasione per condividere con tutto il sistema formativo dell’Emilia-Romagna una riflessione sul tema della cultura tecnico-scientifica e dell’investimento sulle competenze e le capacità delle persone per rafforzare la competitività del sistema economico regionale”.

Per Sennett i moderni artigiani sono tutti coloro che ogni giorno coniugano pratiche concrete e pensiero, che hanno il desiderio e sanno svolgere bene un lavoro. Essere artigiano, qualsiasi lavoro si svolga, il programmatore di computer, il medico o l’artista, significa pensare a quanto si può crescere migliorando le proprie abilità: ciò dipende dalla motivazione ma anche dal contesto, che deve essere favorevole e saper valorizzare le persone investendo su di loro a lungo termine. L’uomo artigiano secondo Sennett è per molti versi il perfetto antidoto all’uomo flessibile: incarna la riscoperta del “saper fare con arte”, contro l’erosione di ogni eccellenza e quale base per ricostruire un sistema più solido a partire dal rispetto per il lavoro delle persone, dalla propensione alla condivisione della conoscenze e soprattutto dalla capacità dei sistemi di istruzione e formazione di innalzare e qualificare le competenze di un numero sempre più vasto di persone, e di farlo per tutto il corso della vita.

In questo la lezione del sociologo del pragmatismo americano intende essere uno stimolo per le istituzioni impegnate a qualificare l’offerta formativa e per tutti coloro che stanno per iniziare un anno di lavoro impegnativo nel mondo della scuola e della formazione./BM

Richard Sennett (USA, 1943) analista sociale. Vive nel Regno Unito. Ha fondato insieme a Susan Sontag e a Joseph Brodsky il New York Institute for the Humanities, presso la New York University. Ha lavorato come consulente per l’UNESCO ed è stato presidente dell’American Council on Work. Nei suoi scritti si è interessato di identità sociale e di classe, di società moderna e città – come in “The Uses of Disorder” (1970) –, del mondo del lavoro nel capitalismo moderno, della nuova economia e dello stato sociale – come in “La cultura del nuovo capitalismo” (2006). “L’uomo artigiano”, primo volume di una trilogia, è stato pubblicato da Feltrinelli Editore nel 2008. E’ consulente del Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama.