Il punto di minimo del ciclo mondiale è stato superato nel secondo trimestre 2009. Lo dice il Rapporto di Previsione sulle prospettive di breve-medio termine dell’economia internazionale e italiana di Prometeia, che conferma per i prossimi trimestri l’avvio di una ripresa, che tuttavia si rivelerà debole.

In Europa, ma in particolar modo negli Usa, la recessione ha fatto crescere la disoccupazione, e da dicembre 2007 sono andati in fumo 7 milioni di posti di lavoro. In Europa, la politica economica ha sostenuto l’occupazione e la riduzione è stata più limitata, ma Prometeia stima che sia in arrivo un peggioramento. Il deterioramento del mercato del lavoro, sommato alla necessità delle famiglie di ricostituire i risparmi, contrarrà la spesa per i consumi.

Prometeia prevede che la Federal Reserve e la Bank of England inizieranno ad alzare il tasso di riferimento della politica monetaria solo nel terzo trimestre del 2010, seguiti nel quarto dalla Bce. La società di analisi non ritiene che ci sia un rischio inflazione che tornerà ad aumentare alla fine dell’anno, ma la debolezza della domanda interna e i tempi lunghi previsti per il recupero dell’occupazione, la manterranno comunque in linea con l’obiettivo Bce.

Per quanto riguarda l’economia italiana, Prometeia spiega che l’attività produttiva è in ripresa e nei mesi autunnali sarà più sostenuta rispetto a primavera. Una ripresa del Pil nel terzo trimestre e una sua stabilizzazione nel quarto segneranno dunque la fine della recessione. L’inflazione riprenderà a salire ma l’occupazione a calare a lungo, anche dopo che la recessione sarà terminata. In conclusione, Prometeia stima che siano in arrivo anni di crescita modesta, se non accidentata. Al termine dell’orizzonte di previsione non solo il livello del Pil sarà ancora inferiore a quello pre-crisi, ma si saranno anche messe in moto trasformazioni profonde del sistema economico.