Con l’azzeramento del Fondo Nazionale per la montagna da parte del Governo, assistiamo ad un vero e proprio attacco ad un territorio particolarmente disagiato quale è la montagna. Con il provvedimento della Regione Emilia-Romagna si era già concretizzata la riorganizzazione delle Comunità Montane, accorpando e azzerando i così detti costi della politica, ma nel contempo veniva ribadita dalla Regione l’importanza di quel territorio, difficile ma estremamente bello.

Ora con il provvedimento del Governo che cancella la nostra montagna, i Comuni di quel territorio subiranno un ulteriore taglio di risorse, già oggi particolarmente scarse ed in alcuni settori importanti insufficienti per continuare a garantire quei servizi primari al cittadino.

Comuni come Porretta Terme, Castel di Casio, Gaggio Montano, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, non saranno più classificati Comuni Montani perdendo così molte risorse.

In Provincia di Bologna seguendo la nuova classificazione voluta dalla Lega Nord e dal PDL i Comuni Montani da 23 scendono a 3 (Granaglione, Lizzano, Monghidoro), ridisegnando così un intero territorio con ricadute estremamente negative sulla popolazione e sulle imprese, penso al possibile ridimensionamento dei plessi scolastici, all’impossibilità di accedere a particolari fondi europei per le imprese agricole e non solo, alla perdita di agevolazioni come la riduzione delle accise sul gasolio, agevolazioni ICI, ad agevolazioni per imposte su spese notarili, all’acuirsi del digital divide per i servizi telematici delle Amministrazioni.

In allegato al presente comunicato stampa l’elenco dei comuni montani ed ex montani; in verde sono evidenziati i 31 comuni classificati sulla base della percentuale di superficie superiore ai 600 metri d’altezza, pari almeno al 75% del proprio territorio, questa quota a noi appare eccessiva.

In pratica la Lega Nord e il PDL hanno sferrato un attacco devastante per la popolazione del nostro Appennino, con questo mi auguro che prenda vita da subito una protesta di massa importante, contro questo provvedimento.

Dai Partiti del centro sinistra alle imprese, dalle associazioni agli Enti Locali, insieme per sostenere il territorio montano, un ambiente difficile ma di ineguagliabile bellezza.

I Gruppi Consiliari del Partito Democratico e di Rifondazione-Comunisti Italiani manifesta la massima contrarietà all’azzeramento del Fondo Nazionale per la Montagna e alla nuova classificazione dei Comuni Montani voluta dalla Lega Nord e dal PDL.

Ribadiamo la necessità di politiche volte a incentivare lo sviluppo in quei territori particolarmente svantaggiati e a sostenere iniziative, mirate a rafforzare la qualità della vita nel nostro Appennino, rifiutando il depauperamento di un territorio estremamente importante per l’intera Regione Emilia Romagna.

Per queste motivazioni nel Consiglio Provinciale di ieri 11 gennaio PdCI-PRC, PD e IDV hanno presentato e approvato a maggioranza un Ordine del Giorno che mette in evidenza le problematiche che si ripercuoteranno sui territori del nostro Appannino e chiede alla Giunta Provinciale di attivarsi nei confronti del Governo centrale, richiedendo il ripristino del Fondo Nazionale per la montagna e nel contempo aprire un confronto assieme la Regione Emilia-Romagna, per rimettere in discussione la classificazione dei Comuni Montani adottata dal Governo.

(Capo Gruppo PdCI-PRC- Giovanni Venturi, Capo Gruppo P.D.- Raffaele Donini)