Nel 2009 sono leggermente aumentati i modenesi che si sono rivolti al difensore civico. Sono stati 185 i cittadini che, per telefono, di persona, per iscritto o per e-mail hanno contattato l’ufficio, circa una ventina in più rispetto al 2008. Aprile, ottobre, maggio, agosto e dicembre sono stati i mesi che hanno registrato l’apertura del maggior numero di pratiche. Le aree di intervento più interessate sono state quelle della Polizia Municipale con il 20,54% e delle Politiche sociali, sanitarie e abitative con il 14,05%. Con una certa incidenza, poi, quelle di Hera (9,73%) e di Acer o Atcm (9,19%). A portare questi dati in Consiglio comunale a Modena è stato lo stesso difensore civico Giuseppe Ferorelli, che ha illustrato con una relazione l’attività svolta nel corso del 2009.

“Come già in passato – ha affermato Ferorelli – anche lo scorso anno è capitato spesso che delle persone si siano rivolte impropriamente al difensore civico con questioni che esulavano dalla competenza di questa figura. Ho ritenuto utile e opportuno non limitarmi a declinare la mia incompetenza, ma dare comunque una risposta, un’indicazione, un orientamento”.

Ferorelli ha elencato alcuni casi particolari che si sono verificati lo scorso anno e ha illustrato tre iniziative prese senza una relazione con specifiche richieste di cittadini, ma a seguito di esperienze maturate durante i contatti avuti. La prima ha riguardato la sproporzione tra la sanzione di 150 euro e il ‘reato’ di tenere senza guinzaglio cani da caccia al parco della Resistenza, fatto che aveva creato malcontenta tra i proprietari. “Grazie alla sensibilità del comandante della Polizia municipale – ha sottolineato il difensore civico – la sanzione è stata derubricata”.

Ferorelli ha, inoltre, segnalato a Hera che lo svuotamento dei cestini portarifiuti installati sulla pista ciclopedonale soprastante la linea ferroviaria Modena-Sassuolo non avveniva con la dovuta frequenza. “Hera ha monitorato la situazione – ha spiegato – e ha disposto l’aumento della periodicità di svuotamento, passata da due a tre volte la settimana”.

Infine, il difensore civico ha segnalato al Comune di Modena l’opportunità “di una più efficace e immediata pubblicizzazione dell’ingresso nella Zona a traffico limitato, come l’installazione di segnalatori luminosi, soprattutto in supporto a chi non è di Modena. Non mi risulta che la proposta abbia trovato accoglimento”.