“Posto che i controlli della Polizia Municipale sono costanti nel tempo anche per la categoria degli spacci aziendali, nel periodo di aumento dell’utenza successiva alle campagne di sconti di gennaio e febbraio, quando si svolgono i maggiori controlli eseguiti dalla pattuglia annonaria, riferisco che sono stati ispezionati nove punti di vendita al pubblico situati, per lo più, nelle zone industriali ed artigianali del distretto di Carpi”.Il Vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Carpi Lorena Borsari sottolinea poi che gli esercizi controllati, anche di primarie imprese del tessile-abbigliamento, presentavano la caratteristiche tipiche dello spaccio aziendale, cioè ubicazione nell’azienda di produzione, prezzi esposti, gestione dello spaccio effettuata dai titolari della ditta o da dipendenti, orari con fasce limitate, merce di produzione propria. Tutte le attività sono risultate regolari ed uno solo di questi spacci è stato oggetto di sanzione (alcune migliaia di euro…) poichè poneva in vendita, oltre alla merce di propria produzione, anche quella prodotta ed acquistata da altri. Infatti la legge attuale non consente la vendita di altre marche oltre a quelle prodotte in proprio, oltre il 30% della superficie idonea. Si è trattato di controlli complessi perchè hanno comportato anche di dover parametrare la tipologia e il volume dei prodotti in vendita con la metratura dei locali adibiti e dichiarati, controlli che necessariamente hanno dovuto aver luogo successivamente presso i nostri uffici tecnici.

“Il buon rapporto controlli/violazioni indica – conclude Borsari – che le imprese produttrici con un proprio spaccio all’interno, pur nella crisi economica, sono di sussidio ai consumatori con un’offerta di merce a prezzi contenuti, nel sostanziale rispetto delle regole di mercato”.