Un’indagine pubblicata lunedì dal Sole 24 Ore vede Modena all’8° posto fra le città a maggior rischio criminalità. Un dato preoccupante, che testimonia quanto sostengo da tempo: negare i problemi non aiuta a risolverli. La cronica sottovalutazione e minimizzazione della sinistra sul tema della sicurezza urbana sta portando Modena ad una situazione sempre più lontana da quella che vogliamo e meritiamo come cittadini.

Se il dato reso noto dal Sole 24 Ore non va inteso come assoluto, in quanto basato esclusivamente sul numero di denuncie effettuate, di certo è indicativo di una situazione che sempre più preoccupa i modenesi. La nostra città non è più l’isola felice che qualcuno vuol far credere.

È urgente favorire politiche orientate a presidiare di più e meglio il territorio, prevenendo la nascita di luoghi a rischio. Ma questo non è possibile finché si continuano a tagliare risorse alla Polizia locale.

Occorre maggiore insistenza e convinzione nel richiedere l’invio degli agenti di PS promessi dal Governo, ma contare solo sul contributo dello Stato non è sufficiente. Da tempo chiediamo che la Polizia Municipale (Vigili di Quartiere) possa essere impiegata anche per funzioni di presidio, non certo per sostituirsi alle forze dell’ordine ma per riscuotere un positivo effetto deterrente nei confronti di chi è intenzionato a delinquere.

E’ necessaria inoltre una moderna pianificazione territoriale, che preveda il potenziamento dell’illuminazione pubblica e un decoroso arredo urbano nelle zone più a rischio. Queste sono solo alcune delle azioni prioritarie ed urgenti da mettere in campo da subito, per tentare di rimediare al pericoloso ritardo che stiamo vivendo.

Abbiamo il diritto di goderci, senza continue apprensioni, ciò che abbiamo costruito in tanti anni di duro lavoro.