Ieri, nel suo discorso di apertura al 16° congresso provinciale della Cgil di Modena, il segretario generale Donato Pivanti ha lanciato l’offensiva attaccando il centrodestra, in particolare Caselli, sindaco di Sassuolo, sul concetto di diritto e integrazione.

“Un diritto negato secondo Pivanti da un sindaco che “si pone l’obiettivo di ripulire la città dai clandestini, non riconosce il diritto alla moschea e garantisce i servizi ed il sostegno al reddito esclusivamente agli stranieri che risiedono in città da almeno dieci anni”.

“Gli attacchi nei miei confronti da parte di un rappresentante sindacale sono molto gravi, soprattutto perché avvengono nel pieno della campagna elettorale”. Luca Caselli risponde così alle accuse avanzate dal segretario provinciale della Cgil.

“Non avevo dubbi – prosegue Caselli – che la Cgil facesse politica ma credo che, in questo modo, si faccia anche politica becera. Pivanti, con quelle dichiarazioni, ha dimostrato di non conoscere Sassuolo e di non conoscere i provvedimenti che questa Giunta ha adottato. E’ evidente che questi attacchi strumentali siano preordinati a fidelizzare le uniche categorie che ancora aderiscono al suo sindacato: stranieri e pensionati. Pivanti, invece di pontificare da lussuosi congressi e dalla sua consolidata poltrona – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – venga a farsi un giro con me nelle fabbriche di Sassuolo dove ormai non mette piede da anni”.