“La giunta Caselli sta attuando, con colpevole ritardo, quanto fatto, programmato e finanziato da Pattuzzi”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri del Pd di Sassuolo Davide Ricci e Sandro Morini a proposito del piano anti-allagamenti del Comune. «Leggiamo con stupore le dichiarazioni di Menani relative al piano anti-allagamenti a Pontenuovo. Non ci preme tanto ribattere al vicesindaco Menani a cui fa difetto anche il pudore, quanto piuttosto spiegare bene la situazione ai sassolesi.

“La giunta Caselli sta attuando, con colpevole ritardo, quanto fatto, programmato e finanziato da Pattuzzi. E i fatti sono lì a testimoniarlo. L’accordo di programma con il Consorzio di Bonifica risale a maggio del 2009 e sempre nelle poste del bilancio preventivo 2009 sono stati previsti i fondi necessari a finanziare l’opera; se proprio vogliamo dirla tutta, stupisce semmai il ritardo con cui forse si arriverà nelle prossime settimane all’aggiudicazione dei lavori.

Il problema però è un altro: lo scolmatore da solo non serve a nulla, non aiuterà a smaltire l’eventuale piena del rio San Marco o del rio San Polo; per renderlo funzionante bisogna allargare il canale di Modena nel tratto tra via Montanara e via Circonvallazione sud. Senza questo intervento il Consorzio non autorizzerà mai il raddoppio della condotta che adesso ospita i due corsi d’acqua. Per completare l’opera servono accordi con i privati proprietari delle aree, accordi già praticamente conclusi dall’Amministraszione precedente, e che oggi sono ritornati inspiegabilmente in alto mare. Serve un progetto concreto per lo sdoppiamento dei corsi d’acqua lungo Pontenuovo, ma ancora non se ne sa nulla.

Così per i residenti di Pontenuovo il rischio di allagamento rimane. Anche in tema di risarcimenti non comprendiamo quale sia la volontà dell’amministrazione: la giunta precedente aveva tra mille difficoltà ottenuto risarcimenti per 30.000 euro da dividere tra i danneggiati; la giunta Caselli ha bloccato tutto, affermando che erano troppo pochi, ma comunque sempre meglio pochi che niente».