Il candidato del PD denuncia l’assenza del Governo sulle questioni fondamentali della crisi e del futuro della nostra economia. “Regione e Provincia fanno la propria parte, ma serve gioco di squadra”.

Nei prossimi mesi arriveranno a scadenza migliaia di accordi di cassa integrazione. Chi ha perso il lavoro si ritroverà così senza nessun paracadute, in un contesto economico nel quale timidi segnali di ripresa non hanno certo prodotto un miglioramento della situazione occupazionale. E il Governo che cosa fa? Tace. Non se ne occupa, troppo impegnato a cambiare in corsa le regole elettorali per tentare di rimediare – per altro in modo maldestro – agli errori commessi per superficialità e supponenza.

Il nostro territorio sa rimboccarsi le maniche e fare la propria parte. Può contare, infatti, su amministrazioni attente e concrete. Lo ricordava il rappresentante dell’Abi al Consiglio provinciale straordinario sulla crisi, la scorsa settimana: Modena ha saputo anticipare di diversi mesi provvedimenti che, a livello nazionale, sono stati adottati solo successivamente. Ricordo ad esempio gli accordi con le banche per l’anticipo dell’indennità di cassa integrazione, la sospensione delle rate del mutuo e il credito agevolato. La Regione, in questo sforzo, è stato un alleato importante, un punto di riferimento per le imprese in difficoltà come per chi ha perso il proprio posto di lavoro.

Noi continueremo lungo questa strada, per superare questa difficile fase mantenendo la coesione sociale, e preparare il nostro territorio alla ripresa economica. Ma ognuno deve fare la propria parte, perché nessuno oggi può raggiungere da solo il risultato migliore. Penso alle banche: quelle che non hanno ancora firmato gli accordi anti-crisi dovrebbero farlo, perché è giusto che chi ha “avuto” da questo territorio nei momenti di crescita economica adesso, in una fase di difficoltà, debba “dare” qualcosa.

Ma c’è un punto, che a nostro parere va sottolineato, come ha fatto nell’intervento conclusivo del Consiglio provinciale straordinario il presidente Sabattini: occorre decidere in fretta, una volta per tutte, sulle questioni che riguardano il riposizionamento strategico del territorio. Se vogliamo agganciare la ripresa e puntare sulla competitività del sistema modenese, non possiamo permetterci di perdere tempo. A cominciare dal Centro di ricerca sulla ceramica, sul cui trasferimento a Sassuolo è necessario procedere al più presto.

Confidiamo nel fatto che questo forte richiamo al “fare”, uscito dal Consiglio provinciale sulla crisi di sabato scorso, trovi ascoltatori attenti. Dal nostro interlocutore principale, tuttavia, non arriva nessun segno di attenzione:aAspettiamo che il governo batta un colpo, quando avrà finito di privilegiare gli interessi di pochi rispetto alle questioni vere.

Siamo certi tuttavia che i cittadini sapranno distinguere tra chi lavora per sé e chi si impegna per gli altri. In Regione, in questa difficile fase, c’è bisogno di intelligenza, concretezza e determinazione. Tutte doti che la nostra classe dirigente sta dimostrando di avere. Con i fatti, non con le parole