I tempi lunghi per l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi, sono senz’altro eccessivi. Ma se la crisi economica ne fa avvertire maggiormente gli effetti, questo impaccio non è una novità. Infatti Ascom Confcommercio ha da tempo segnalato come i tempi lunghi siano da ricercare in una burocrazia strutturalmente da snellire.

L’appesantimento degli adempimenti, l’intasamento degli uffici e i ritardi nelle risposte della Commissione comunale, sono infatti in gran parte da imputare all’oziosa richiesta di documentazione che regolarmente deve essere duplicata di anno in anno, anche se nulla cambia per quel determinato esercizio.

Si ricorda per sommi capi ciò cui è tenuto annualmente l’esercente, anche se deve aprire lo stesso spazio con le medesime attrezzature:

piantina dell’area di occupazione e progetto di sistemazione delle strutture; elenco delle attrezzature e descrizione degli arredi; certificati di corretto montaggio delle strutture e degli impianti tecnologici; eventuali certificati di sicurezza relativi alle attrezzature utilizzate; documentazione fotografica a colori dell’area; polizza assicurativa sulle strutture esterne a copertura dei danni verso terzi.

Se è condivisibile che chi apre per la prima volta un’area esterna sia tenuto a presentare la documentazione completa, per l’esercente che richiede un’autorizzazione in tutto identica a quella dell’anno prima dovrebbero essere snellite le procedure risparmiando, oltre al tempo investito dall’operatore, quello impiegato dagli uffici del comune e dalla commissione. Ciò libererebbe risorse da impiegare per risposte celeri ed efficaci. I vantaggi sarebbero diversi: per l’operatore che vedrebbe remunerato il suo impegno in questo periodo di crisi, per i cittadini che godrebbero di un servizio all’aperto sempre più richiesto, la città che si gioverebbe di un servizio gradevole, efficace e tempestivo a beneficio dei visitatori di passaggio.

Ascom Confcommercio si augura che l’Amministrazione provveda nell’immediato a predisporre le procedure al fine di agevolare la messa in pratica di un servizio che senz’altro ingentilisce la città, oltre a costituire un opportuno servizio.