“In tutta la provincia di Modena, ma domenica scorsa anche a Castelvetro, c’è stato l’ennesimo mercato del cosiddetto Made in Italy, una dicitura che non lascia spazio ad interpretazioni, se non fosse che tra le mille cose non è difficile trovare pantofole, scarpe o borsette con l’etichetta “Made in China”.

Dagli organizzatori – ha detto Rinaldi – giunge davvero un esempio di cattivo gusto, non è possibile infatti annunciare che il mercato contiene artigianato strettamente Italiano e poi, facendo una passeggiata domenicale al mercato, ci si aggira in realtà tra borsette da 10 euro con tanto d’etichetta con il bollino di certificata origine cinese.

Non solo non si fa un servizio al consumatore che in un certo senso è pure ingannato, ma nemmeno si fa un servizio all’economia locale e all’artigianato italiano. Una vergogna di cui chiederò conto sia a livello comunale sia a livello provinciale” ha rincarato Rinaldi preannunciando ”un’apposita interpellanza sul tema in consiglio provinciale.

Com’è possibile che nessuno abbia mai sollevato queste osservazioni agli organizzatori del mercato? A questo punto – ha sottolineato – o si cambia nome, o si diventa più rigorosi nella scelta delle merci che dovranno necessariamente essere “blindate” nella loro origine e fattura Italiana.

Si dovrà chiedere conto all’organizzazione del mercato “Made in Italy” di come mai ci si fregia di obiettivi cosi importanti e poi si cade miseramente nel prodotto cinese di quarta categoria e di bassissima qualità.

E’ cosi – ha infine concluso Rinaldi – che questi signori intendono promuovere l’artigianato? E’ cosi che le nostre amministrazioni intendono promuovere il territorio? E’ cosi che s’intende dare una mano all’economia locale e più in generale a quell’Italiana? Se cosi è, allora mi sembra davvero che non si hanno idee particolarmente chiare in proposito”.

(Consigliere Provinciale, Vice-capogruppo PDL, Bruno Rinaldi)