Un impegno formale alla restituzione dei crediti vantati dalle scuole; il trasferimento al ministero di tutte le spese per la nomina dei docenti; finanziamenti adeguati per affrontare gli impegni immediati. Sono queste le principali richieste al Governo contenute nell’ordine del giorno, approvato dal Consiglio provinciale con il voto favorevole di Pd e Idv e quello contrario di Pdl e Lega nord, che contesta alle nuove norme sui bilanci delle scuole pubbliche di «limitare gravemente l’autonomia funzionale delle scuole».

Sottoscritto anche da Luca Gozzoli e Grazia Baracchi (Pd), il documento è stato presentato da Giorgio Siena (Pd) che ha definito «maldestro il tentativo del Governo di ripianare il debito con le scuole con gli avanzi di amministrazione non impegnati degli stessi istituti scolastici ignorando che spesso si tratta di accantonamenti per investimenti a medio termine». In sostanza, ha sottolineato Siena, «il Governo si prepara ad annullare il credito di 19 milioni di euro vantato dalle scuole modenesi».

Grazia Baracchi ha affermato che «la scuola, pur essendo agenzia educativa principe, ha sempre meno risorse, umane ed economiche, e si sta riducendo alla sola lezione frontale» mentre Mauro Sighinolfi (Pdl) ha concordato che la scuola «ha problemi che è giusto sollevare» ma, ha aggiunto, «il ministero è sulla buona strada per darle la modernità necessaria ad affrontare le sfide del futuro».