“Prima di far bere l’acqua del rubinetto ai bambini delle materne e delle elementari, il Sindaco e la Giunta devono intervenire per migliorare l’acqua che arriva a Maranello dalle tubature dell’acquedotto”.
Così Luca Barbolini, Emilio Zannoni, Paola Vandelli, Cristian Guadagno e Carlo Campana della Lista civica “Per Maranello” commentano la scelta di Sindaco e Giunta, che, attraverso alcuni incontri informativi, cercano di convincere i genitori che è migliore l’acqua dell’acquedotto rispetto a quella in bottiglia.
E’ sufficiente prendere visione dal sito internet di Hera Spa delle analisi chimiche del secondo semestre del 2009, relative a quasi tutti i Comuni, per accertarsi che l’acqua, che esce dai rubinetti maranellesi, pur rispettando i limiti di legge, è qualitativamente la più scadente della Provincia; innanzitutto, si tratta dell’acqua, che presenta il valore più alto in concentrazione del parametro “nitrati”, pari a 42 mg/L, a fronte, ad esempio, dei 22 mg/l di Fiorano, gli 11 mg/l di Sassuolo, i 25 mg/l di Modena, 26 mg/l di Spilamberto, 5 mg/l di San Cesario, 1 mg/l di Pavullo. È anche l’acqua più pesante della Provincia con un grado di durezza pari a 48 °F, mentre abbiamo 42 °F a Fiorano, 39 °F a Sassuolo, 41 °F a Modena, 25 °F a Spilamberto, 22 °F a San Cesario, 12 °F a Pavullo. Anche per il residuo secco a 180° l’acqua di Maranello ha valori elevati, piazzandosi al secondo posto con 747 mg/l dopo Formigine, che primeggia con 777 mg/l; relativamente al residuo secco, Fiorano tocca i 674 mg/l, Sassuolo i 696 mg/l, Modena i 694 mg/l, Spilamberto i 289 mg/l, San Cesario i 262 mg/l, Pavullo i 123 mg/l.
I valori molto elevati in concentrazione dei parametri “nitrati”, “residuo secco” e “durezza”, comprovati dalle analisi chimiche di Hera Spa, sono dovuti al fatto che l’acqua di Maranello proviene dai pozzi ubicati in via Tommaselli a Tabina di Magreta e, nel periodo estivo, dal pozzo di via Martiniana a Modena. Sono due pozzi, che, per la loro distanza da Secchia e Panaro, non possono beneficiare dell’effetto dilavante dei due fiumi, motivo per cui nelle acque dei rubinetti di Maranello troviamo concentrazioni di nitrati superiori a quelle degli altri Comuni.
Pertanto, non si tratta soltanto di stabilire se è meglio l’acqua dell’acquedotto o quella in bottiglia, o se sono rispettati i valori limiti di legge, ma anche di valutare se l’acqua di Maranello presenta caratteristiche qualitative equivalenti alle acque degli altri comuni. Le analisi di Hera Spa ci dicono, inequivocabilmente, che le acque di Maranello sono peggiori per il grado di durezza e l’elevata concentrazione dei nitrati.
Prima di obbligare l’utilizzo dell’acqua di rubinetto nelle mense scolastiche, occorre, pertanto, renderla qualitativamente simile a quella degli altri comuni, non si pretende con il grado di purezza e leggerezza di quelli montani, ma almeno di quelli limitrofi, come Sassuolo e Fiorano; questo si può fare anche con adeguate miscelazioni, attingendo da pozzi con acqua qualitativamente migliore, riducendo il livello dei nitrati e rendendola più leggera e più gradevole da bere, nonchè più adatta per una salubre alimentazione dei bambini.
I bambini di Maranello – concludono gli esponenti della lista civica – hanno il diritto di bere un’acqua di qualità e, finchè l’acqua dell’acquedotto non sarà migliorata con i necessari interventi, il risparmio, che Sindaco e Giunta si propongono di ottenere eliminando le bottiglie dalla mense, deve essere ottenuto cominciando a tagliare da tutte quelle voci non prioritarie e meno importanti presenti nel bilancio del Comune di Maranello.