“Vogliamo sensibilizzare i cittadini, le imprese e i soggetti istituzionali sul consumo consapevole come possibile leva per rilanciare l’economia”, afferma l’Assessore Graziano Pini. “Perciò incentiviamo la filiera corta come modello di sviluppo sostenibile dell’economia territoriale; abbiamo poi in progetto di realizzare una mappatura delle esperienze e dei servizi locali da rendere pubblica”.

Sono questi i tre obiettivi principali del progetto “Modena Km Zero, modi e luoghi per acquisti corti” che coinvolge le Associazioni dei consumatori (Federconsumatori, Movimento Consumatori e Adiconsum), Agenda 21 e l’assessorato alle Politiche economiche del Comune di Modena.

Il progetto prevede 3 incontri laboratoriali sul tema della filiera corta in programma il 25 maggio, il 17 giugno e il 21 settembre, dedicati rispettivamente a filiera corta e consumi alimentari, filiera corta e consumi non alimentari, filiera corta e servizi.

Contemporaneamente sarà avviato un censimento delle esperienze di filiera corta attive nel territorio modenese. A questo scopo è stata creata una scheda di rilevazione dati che si chiederà ai cittadini di compilare segnalando le esperienze di filiera corta di cui sono a conoscenza. Tutte le segnalazioni raccolte saranno infine inserite in una mappa della città che sarà diffusa tra i cittadini modenesi e distribuita ai turisti in visita a Modena.

Al primo incontro, dedicato ai consumi alimentari, che si svolgerà martedì 25 maggio dalle 9 alle 14 alla palazzina Pucci di via Canaletto 110 e sarà condotto da Marta Strinati, giornalista del periodico specializzato “Il Salvagente”, prenderanno parte gruppi di acquisto, mercati di produttori, associazioni di consumatori e di produttori. Sono invitati e hanno confermato la presenza: Mercato Campagna in città, Mercato Biopomposa, Mercato contadino di Parma “La Corte”, Mercato della Terra di Bologna in collaborazione con Slow Food Emilia Romagna, Azienda agricola “Il Tiè” di Lama Mocogno, Filiera corta Bio di Modena (ARCI), “InGASati” (Gruppo di acquisto di Forlì), Gas Modena, Gap Gruppo di Acquisto Popolare di Modena, Gas “La Festa” Soliera; Aiab (associazione italiana agricoltura biologica) Emilia Romagna (con i progetti “Biosottocasa”, “ComproBio ComproEtico”, “Biogustando”, Filiera corta “Mipaaf”), Terravivabio (l’orto dentro le mura) di Ferrara, Effecorta (negozi di prodotti alimentari e non alla spina) di Capannori (Lucca), Negozio di alimenti alla spina (Alimentari Point Reggio Emilia), Comune di Spilamberto progetto “Biospilla”, Associazioni dei Consumatori, Last minute market ( Bologna), Progetto “MangiocarneBio Prober”, Orti in comune, coop Rinatura, Progetto “Apprezziamolo” dell’associazione BioReKK (Veneto), Progetto “le strade del Fresco”.

Il 17 giugno, sempre dalle 9 alle 14 l’appuntamento sulla filiera corta e i consumi non alimentari (energia, casa, abbigliamento, ecc…) si svolgerà al Laboratorio di Educazione Ambientale in via Pomposiana 292 a Marzaglia Nuova. Parteciperanno gruppi di acquisto, negozi e mercati dell’usato di vendita e scambio, esperienze di recupero computer, di edilizia ecologica e di co-housing.

Il terzo e ultimo incontro – laboratorio, il 21 di settembre, ancora dalle 9 alle 14, sarà al multicentro educativo Memo di viale Jacopo Barozzi 172 a Modena e tratterà di filiera corta e servizi. Si confronteranno esperienze di finanza etica, servizi all’infanzia, turismo responsabile, mobilità sostenibile.

Tutte le informazioni si possono trovare al sito internet del settore Economia del Comune di Modena (www.comune.modena.it/economia).