A conclusione del primo filone, quello sui viaggi, dell’inchiesta nota come “Cinzia Gate” che ha portato alle dimissioni dello stesso Flavio Delbono dalla carica di sindaco del capoluogo emiliano, la Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per Delbono.

La richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Bologna – formulata dal pm Morena Plazzi e firmata anche dal Procuratore capo Roberto Alfonso – si riferisce alle accuse di peculato e truffa aggravata ai danni della Regione Emilia Romagna, per circa 21mila euro, per il presunto uso improprio di soldi pubblici a fini privati in diversi viaggi istituzionali in Italia e all’estero compiuti da Delbono, dal 2004 al 2008 quando era il numero due della giunta regionale.

Delbono, sempre in questo primo filone dell’inchiesta, dovrà rispondere anche dei reati di intralcio alla giustizia e induzione a non rilasciare dichiarazioni o a rilasciarle false per le pressioni fatte – secondo gli inquirenti – alla Cracchi per indurla ad ammorbidire la sua versione di fronte ai magistrati. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’ex assessore comunale al welfare, Luisa Lazzaroni, per i reati di intralcio alla giustizia e induzione a rilasciare false dichiarazioni mentre è caduta l’accusa di false dichiarazioni al pm per la quale è stata chiesta l’archiviazione.