Giunta quest’anno alla settima edizione, la fiera “Riso & Riso” si è ormai consolidata nella bassa reggiana come un appuntamento atteso e in grado ogni anno di rinnovare l’interesse dei visitatori.

Nata per valorizzare questo alimento tipico e poliedrico, che si presta ad essere cucinato in mille modi ed accoppiato ad altri prodotti eccellenti del territorio come la zucca, il balsamico, il parmigiano reggiano, la manifestazione rolese presenta il riso nelle sue varie declinazioni gastronomiche dall’antipasto al dolce. L’iniziativa si inserisce nel ricco calendario degli “Ori della terra reggiana” che da giugno a dicembre propongono appuntamenti enogastronomici per valorizzare le eccellenze del territorio nei 21 Comuni che aderiscono alla rassegna promossa dalla Provincia di Reggio Emilia all’interno delle multidisciplinari attività della Biennale del Paesaggio.

Il riso non è solo un prezioso ospite sulle nostre tavole, è anche storia e folclore. Si pensi alla pioggia di chicchi bianchi sui novelli sposi all’uscita della chiesa, o al ritorno delle mondine con il loro sacchi di riso per sfamare le famiglie nel lungo inverno. Rolo ha un lungo rapporto con il riso, che risale al Rinascimento, giunto fino a noi attraverso le lettere che Pietro l’Aretino scriveva mentre Gaspare Sessi amministrava la piccola Contea di Rolo protetta dall’Imperatore come zona franca, in cui transitavano eserciti, condottieri e briganti. Sarà proprio il nobile condottiero Giovanni delle Bande Nere, accompagnato dall’inseparabile Pietro Aretino, cantore delle sue gesta, a rapire il cuore della bella Pavola, moglie di Gaspare, in un agosto arroventato dal sole e dai fuochi delle cucine del castello. Tra queste antiche mura la cuoca Laura, rapita d’amore per il poeta toscano, preparava per la Contessa e il suo valoroso amante la torta di riso di Madonna Pavola, dolce raffinato dagli aromi alchemici che esaltava nell’animo le passioni d’armi e d’amori.

Tutte queste suggestioni che vanno dal Rinascimento ai giorni nostri e ruotano attorno al piccolo chicco bianco, potranno essere rivissute a Rolo sabato 3 e domenica 4 Luglio lungo le vie del centro storico.

Ad arricchire la proposta culturale sarà la collettiva fotografica allestita all’interno di Palazzo Davolio, nel pieno centro storico del paese, che vede dodici fotografi del circolo reggiano REfoto affrontare vari argomenti e descrivere situazioni locali e non. Tra i lavori esposti si individuano i filoni del rapporto col cibo (Percezioni alterate, Preferibilmente entro), le vecchie e nuove tradizioni locali (S.Giovanni in Pietranera, In salsa di Lambrusco, Ghirlandina boxe, 900, In salsa di lambrusco), gli elementi naturali (Flow, Pietra viva, So animal so homan) e il paesaggio, inteso come giungla di simboli in attesa di un interprete (Outlet, Ponterosso). La mostra, curata da Alberto Cucchi, sarà inaugurata sabato 3 Luglio dalle ore 18 con musica dal vivo e aperitivo.

A seguire, lungo il corso caratterizzato dalla doppia fila di portici, sfilate di abiti e mezzi d’epoca, musica, e naturalmente tanti stand gastronomici.

Poco lontano dalla piazza, nell’aera sportiva, si svolgerà il festival per gruppi musicali emergenti Rock in Rolo, giunto alla terza edizione e affermatosi ormai a livello nazionale come trampolino di lancio per band indipendenti di qualità.

I Comuni che partecipano a questa sesta edizione degli Ori reggiani sono: Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Campagnola Emilia, Carpineti, Casalgrande, Castelnovo ne’ Monti, Correggio, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Quattro Castella, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, Scandiano, Toano e Viano.

Il prossimo appuntamento sempre nel mese di luglio si svolgerà a Rio Saliceto il 9 e il 10 con l’iniziativa dal titolo “Riobue. Festa del bue in piazza”.