Una giovane ingegnere reggiana del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, non ancora trentenne, è il primo dottore di ricerca italiano a ricevere la Backé Medal, un riconoscimento assegnato ogni due anni nel corso del suo congresso dal Fluid Power Net International – FNPI.

Se lo è aggiudicata la dott. ssa Federica Franzoni, che a marzo 2010 ha concluso a Reggio Emilia la Scuola di Dottorato in Ingegneria dell’Innovazione Industriale e che ora, quale assegnista di ricerca, fa parte del gruppo di ricerca di Hydraulic System Design, coordinato dal prof. Massimo Milani.

Ha prevalso su un agguerrita concorrenza di colleghi con una ricerca dal titolo “Analisi delle caratteristiche d’efflusso di fluidi multifase multicomponente all’interno di domini geometrici complessi”, che ha dato luogo ad un buon numero di pubblicazioni scientifiche, nonché ad un brevetto, e, pur possedendo una parte importante dedicata allo sviluppo metodologico, è stata svolta in stretta collaborazione con primarie aziende italiane del settore, con una diretta ricaduta dei risultati delle ricerche in ambito industriale.

Il riconoscimento le è stato consegnato il 19 giugno scorso al termine dei lavori del FPNI Ph. D. Symposium on Fluid Power, un appuntamento organizzato specificamente per mettere in evidenza tutte le esperienze di ricerca mondiali nel settore della trasmissione di potenza via fluido (oleodinamica, pneumatica, trasmissione e controllo del moto), che si è tenuto nel 2010 per la sua sesta edizione a West Lafayette, Indiana, USA, presso la Purdue University.

“Il risultato, che ovviamente mi riempie di grande orgoglio – commenta il prof. Massimo Milani dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è stato raggiunto in una sede congressuale particolarmente affascinante e qualificata (Purdue University – Indiana, USA), alla presenza di circa 150 progetti di ricerca provenienti da circa 60 Paesi, distribuiti nei cinque continenti (anche se Africa ed Oceania erano presenti con solo due nazioni rappresentanti a testa). Da sottolineare, infine, come fossero presenti tutte le grandi università europee che dedicano attenzione al settore (Aachen – Germania, Tampere – Finlandia, INSA – Francia, Linkoeping – Svezia), nonché tutte le principali accademie del mondo statunitense che si interessano al Fluid Power (Purdue, Georgia Tech, Michigan State, Minnesota Twin City)”.

L’attività di ricerca della dott. ssa Franzoni ha quale principale ricaduta industriale lo sviluppo di strumenti avanzati per la progettazione assistita da calcolatore. In particolare, a partire dai risultati principali ottenuti, sono stati predisposti ed ottimizzati dei modelli numerici per la progettazione di pompe volumetriche, valvole oleodinamiche, motori idraulici e cilindri, nonché di circuiti e sistemi elettro-idraulici a comando e controllo elettronico.

“Durante lo sviluppo dell’attività di dottorato – continua il prof. Massimo Milani – la dott. ssa Franzoni ha anche avuto modo di partecipare ad attività di trasferimento tecnologico, all’interno dei quali gli strumenti progettuali sono stati utilizzati da aziende di primaria importanza per il comparto industriale delle province di Reggio Emilia e di Modena nello sviluppo di prototipi e nuovi prodotti. Alcuni esempi: Ferrari SpA – Sviluppo di circuiti idraulici ad elevata efficienza; Tetra Pak Caton Ambient SpA – Ottimizzazione del funzionamento di circuiti idraulici per l’impacchettamento di liquidi alimentari; BUCHER Hydraulics – Progetto HIMECH – Sviluppo di distributori proporzionali load-sensing flow sarin di nuova generazione”.

FPNI, Fluid Power Net International, è l’associazione più estesa al mondo dedicata allo sviluppo delle attività scientifiche del settore Fluid Power (oleodinamica e pneumatica, trasmissione di potenza via fluido, macchine agricole e da cantiere, meccatronica, …). Fondata nel 1998 con sede a Linz (Austria), ad oggi raccoglie l’adesione di più di 20 Dipartimenti e Centri di Ricerca a livello mondiale, dai cinque continenti (anche se con una rappresentanza maggioritaria di enti provenienti da Europa e Stati Uniti), di oltre 150 professori e ricercatori e di oltre 200 studenti di dottorato.

Tra le tante attività di diffusione e divulgazione scientifica organizzate dalla FPNI, il Congresso Mondiale degli studenti di dottorato impegnati nel settore rappresenta il momento più importante, e più vissuto: il FPNI PhD Symposium on Fluid Power.

La Backè Medal, assegnata alla dott. ssa Franzoni (prima vittoria italiana), premia il miglior progetto di dottorato, valutandone al contempo sia il contenuto tecnico-scientifico e le potenziali ricadute industriali, che la capacità dell’autore di presentarne i risultati più importanti.

Federica Franzoni.  Nata a Reggio Emilia il 16 settembre 1981, e qui residente, il 14 ottobre 2003 ha conseguito col massimo dei voti (110/110 e lode) la laurea in Ingegneria Meccatronica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e due ani più tardi l’11 ottobre 2005, sempre col massimo dei voti e la lode la laurea specialistica in Ingegneria Meccatronica con una tesi su “Sviluppo numerico/sperimentale di una valvola elettro-pneumatica a doppio stadio per sistemi di iniezione di combustibile a basso impatto ambientale”. Successivamente ha frequentato la Scuola di Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in Ingegneria dell’Innovazione Industriale svolgendo anche esercitazioni all’interno di alcuni corsi di insegnamento prima come ricercatore junior e successivamente come assegnista di ricerca. La sua formazione è stata completata dalla partecipazione a Scuole e corsi che si sono svolti a Bergamo, Siena, a Parigi (Francia) e West Lafayette (Indiana – USA). E’ coautrice di 3 pubblicazione scientifiche comparse su riviste internazionali e di 11 pubblicazioni presentate nel corso di conferenze internazionali.