“Non si può prescindere dal ruolo centrale delle amministrazioni locali quando si tratta di promuovere la sicurezza del territorio. Motivo che ci induce a ritenere opportuna e indispensabile un tipo di informazione precisa e corretta, che non sottovaluti il problema, senza creare allarmismi protesi solamente all’inutile amplificazione del fenomeno. Riteniamo quindi che possa essere opportuno adottare politiche di sensibilizzazione ed informazione dei cittadini, adatte a promuovere, nonché ricostruire quella rete di controllo informale un tempo presente ed oggi gravemente compromessa”.

A seguito dell’episodio accaduto nella notte tra sabato e domenica, in cui è andato a fuoco un furgone in via Castiglione a Castelfranco Emilia, Confesercenti focalizza la propria attenzione sul problema sicurezza con la volontà di apportare una riflessione costruttiva sulle possibili azioni che la comunità locale può mettere in campo, per contrastare tali situazioni. Silvio Anderlini, direttore sindacale di Confesercenti per l’area di Castelfranco pone l’accento sull’importanza della collaborazione tra tutti i soggetti sia pubblici che privati, al fine di programmare una concreta attività preventiva in tema di sicurezza, con l’obiettivo di aumentare la fiducia della cittadinanza nei confronti delle forze dell’ordine e delle istituzioni. “Le iniziative a cui pensiamo – sostiene Anderlini – e che dovrebbero avere il supporto dell’amministrazione comunale, sono incontri conoscitivi con esponenti delle Forze dell’Ordine, il confronto interculturale con le comunità, ma anche percorsi formativi rivolti alle categorie più vulnerabili ed esposte, quali gli anziani, i minori, le donne e i commercianti, per l’apprendimento delle più utili strategie comportamentali di prevenzione e difesa. Strategie, da coniugare con la promozione di reti di vigilanza e controllo del territorio da parte delle polizie municipali; attuate in modo coordinato a livello sovra comunale”.

Riflessioni che premettono all’auspicio di avere un maggior numero di personale attivo nel presidio del territorio. “L’obiettivo – continua l’esponente di Confesecenti – è quello di arrivare alla creazione di una “polizia di prossimità”, connessa alla dimensione territoriale in grado di intervenire sulla generalità dei problemi, ma soprattutto predisposta ad un approccio collaborativo, continuato e partecipato, con le altre istituzioni ed ogni altro soggetto sociale ed economico. Le sue finalità dovrebbero essere la prevenzione di qualsiasi forma di criminalità ed inciviltà, la conoscenza e del territorio e la costruzione di un rapporto di fiducia profondo con la comunità ove opera”.

In altri termini per Confesercenti sarebbe importante sviluppare una cittadinanza attiva, attraverso il coinvolgimento delle persone, di gruppi di volontariato, delle associazioni rappresentative delle attività economiche e commerciali del paese, arrivando a codificare chiare e veloci modalità da utilizzare per segnalare situazioni di pericolo, disagio sociale e degrado urbano. “Compito del Comune – precisa Anderlini – dovrebbe essere quello di sviluppare politiche urbanistiche e territoriali utili a prevenire fattori di devianza, secondo parametri anche di tipo architettonico e relativi all’illuminazione, alla video-sorveglianza, alla creazione di aree controllabili di aggregazione sociale, soprattutto giovanile, e prodigarsi per eliminare le porzioni di territorio degradate terreno fertile per ogni tipo di attività illecita. A livello operativo invece, con l’obiettivo di ridurre i rischi di aggressione alle donne, proponiamo la predisposizione di ‘parcheggi rosa’. Pur in assenza di una tutela normativa in merito riteniamo possa essere utile l’individuazione di aree di sosta riservate alle donne nelle immediate vicinanze dei luoghi maggiormente frequentati del centro. Pensiamo sia attraverso queste, e naturalmente anche altre strade di pragmatica integrazione fra le attività delle diverse sfere istituzionali che si potrà contrastare con successo il diffondersi della microcriminalità.