“Ancora una volta – commenta il Presidente di Confcommercio Emilia Romagna Ugo Margini – ci troviamo di fronte ad un provvedimento che finisce per penalizzare fortemente la nostra categoria, compromettendo ulteriormente l’accessibilità e la fruibilità dei nostri centri storici, che andrebbero all’opposto valorizzati per aumentarne l’attrattività. Crediamo che le misure indirizzate alla limitazione della mobilità urbana, di qualsiasi tipo esse siano, rappresentino soltanto uno degli aspetti su cui è possibile intervenire per affrontare la problematica, estremamente complessa, della qualità dell’aria e della sostenibilità ambientale, che deve per questo prevedere un confronto ampio tra i vari Assessorati coinvolti”.

“Ci auguriamo – prosegue Davide Urban, Direttore Confcommercio Emilia Romagna – che con questo provvedimento, a valere fino al 2012, si ponga fine alla serie di interventi “tampone” che hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni, passando ad una politica infrastrutturale coordinata che valorizzi l’impegno e la disponibilità dei privati su nuovi progetti, in grado di tutelare il lavoro dei nostri operatori all’interno dei centri storici. Il lavoro comune compiuto dall’Assessorato all’ambiente e alla riqualificazione urbana e dall’Assessorato ai trasporti rispetto a quest’ultimo accordo è un segnale positivo e tangibile di un approccio trasversale alle politiche della mobilità in ottica sostenibile, che crediamo debba rappresentare uno degli elementi di base anche nella definizione del nuovo PRIT regionale”.

Confcommercio Emilia Romagna conferma la piena disponibilità a lavorare insieme alla Regione per definire soluzioni condivise che prevedano il coinvolgimento dei privati su progetti dedicati alla sostenibilità ambientale, tutelando al tempo stesso le attività economiche delle nostre città.