””Cado dalle Nubi”, come nel più noto film comico di Checco Zalone, così l’Assessore all’Istruzione del Comune di Modena ha di fatto giustificato la Sua imbarazzante partecipazione in prima fila al Corteo degli studenti modenesi contro il Governo: “mi avevano invitata”. Beata ingenuità. In realtà l’imbarazzante ruolo di “lotta e di governo” assume connotati ancora più grotteschi se sol si pensa alle ragioni dello sciopero – trasformatosi poi, come da copione, in “cabò di massa” – tra le quali primeggia la richiesta di “dare un taglio netto ad alcuni sprechi, a partire dai 120 milioni di Euro previsti dal Governo per la scuola paritaria, fino al miliardo e mezzo destinat0 all’EXPO 2015”. Queste, tra le altre, le frasi che campeggiavano sui volantini distribuiti dalla Rete degli studenti in tutte le scuole in occasione della manifestazione dello scorso 8 ottobre a cui ha preso parte, sfilando in prima fila, proprio l’Assessore Adriana Querzè. Così facendo ha di fatto avallato queste politiche bizzarre che ora esigono una spiegazione, non il silenzio. Non vorremmo che tutta la voce che ha avuto a disposizione per strillare con gli studenti dai megafoni di Piazza Grande, l’avesse improvvisamente persa per rispondere al nostro invito a spiegare e a chiedere scusa alla città”.

Queste le dichiarazioni del Coordinatore vicario del PDL Enrico Aimi che ha voluto porre l’accento “sulla lapalissiana posizione di contrarietà alle scuole paritarie pubbliche, assunta dall’Assessore all’Istruzione del Comune di Modena che con la sua presenza ha smaccatamente appoggiato le tesi sostenute da una piccola parte degli studenti modenesi in quella che si è subito trasformata in ghiotta occasione per fare strumentale propaganda politica. Stupisce infatti – ha rincarato Aimi – che, dopo aver politicamente massacrato la scuola paritaria, si sia arrivati a parlare addirittura di EXPO 2015. Un atteggiamento di cui qualcuno dovrebbe arrossire di imbarazzo. Soprattutto per la strumentalizzazione di tanti giovani, fra i quali moltissimi minorenni. Rimaniamo dunque sempre in attesa anche solo di un cinguettìo o di un battito di ciglio dalla Sig.ra Querzè improvvisamente piombata in un inatteso quanto profondo silenzio. In questi giorni, oltretutto e sempre a proposito di strumentalità, sono intervenuti solo alcuni studenti più qualche componente dell’apparato del Partitone. E allora le sinistre invece di fingere di stracciarsi le vesti per i problemi della scuola, rispondano una volta tanto a due semplicissime domande: 1) Perchè quando governavano loro non li hanno risolti? 2) Come pensano di poter assumere i 250.000 precari e risolvere gli annosi problemi enunciati in piazza con flautata delicatezza, nel momento in cui i 50 miliardi del bilancio della scuola vengono assorbiti x il 97% dagli stipendi degli insegnanti e del personale ausiliario? Il PDL – ha concluso Aimi – ha intessuto una stagione politica basata sui fatti e non sulle chiacchiere; i primi fanno i conti con il mondo reale, le seconde con le utopie”.