Nella serata del 15 ottobre scorso, gli agenti della Squadra Mobile – Sezione Antidroga – a seguito di attività di intelligence ed operativa sul territorio, hanno rinvenuto in un nascondiglio appositamente attrezzato nei pressi del Cimitero San Cataldo di Modena, sostanza stupefacente del tipo eroina brown sugar per complessivi grammi 147 ed eroina rosa per complessivi grammi 165.

Vista la pericolosità dell’eroina “rosa” (sostanza estremamente pura e con principio attivo più alto), per scongiurare il rischio di danni alla salute dei consumatori, tutta la sostanza è stata subito sequestrata prescindendo dall’arresto in flagranza dei soggetti che ne avevano la disponibilità.

Come sta emergendo dalle serrate attività svolte negli ultimi mesi dalla Polizia di Stato di Modena il fenomeno dello spaccio, dopo anni di utilizzo sistematico di appartamenti distribuiti a macchia d’olio su tutto il territorio del nucleo urbano, sta progressivamente tornando anche in strada (soprattutto per quanto riguarda le attività terminali di consegna delle piccole dosi), questa volta però con la tecnica del costante movimento degli spacciatori, i quali non utilizzano più la porzione di territorio loro assegnata, ma si spostano continuamente nel tentativo di eludere i controlli e gli arresti della Polizia di Stato.

Anche l’occultamento delle sostanze, soprattutto in caso dei grossi quantitativi destinati a rifornire intere porzioni del territorio, non avviene più negli appartamenti o nelle loro pertinenze, ma in aree isolate, caratterizzate dalla presenza di alberi e boscaglia che offrono un maggior numero di nascondigli e non espongono oltremodo gli spacciatori.

La Sezione Antidroga della Squadra Mobile ha conseguentemente adeguato le tecniche investigative per il contrasto alle nuove metodologie operative adottate dagli spacciatori magrebini.

Dagli inizi del mese di ottobre è stato riscontrato un sensibile aumento dello spaccio di sostanze stupefacenti (legato, ovviamente, all’aumento della richiesta e del consumo da parte del mercato modenese) e sono stati notevolmente intensificati gli sforzi investigativi per contrastare il fenomeno nell’interno nucleo urbano, soprattutto in considerazione della recente immissione sul mercato provinciale di una nuova qualità di eroina, quella “rosa”, prodotta in Birmania ed estremamente più pura della tradizionale “brown sugar” (con maggiori possibilità di taglio e, di conseguenza, di guadagno).

Considerato il concreto rischio di aumento di overdose proprio in virtù della estrema purezza delle nuove sostanze in circolazione, sono state approfondite le attività di repressione e di intelligence legate alla media distribuzione di stupefacenti, che hanno quale centro logistico l’intera area di San Cataldo, comprese le strutture e le zone limitrofe.

L’area in questione (San Cataldo e zone limitrofe), è considerata e conosciuta da tutti i piccoli e medi spacciatori quale centro di smistamento dell’eroina per l’intero centro cittadino, comprese le zone della Stazione FFSS, Via Attiraglio e tutto il centro storico della città.

Dal momento del sequestro dello stupefacente, la Sezione Antidroga ha dato immediatamente l’avvio ad una capillare attività di intelligence, essenziale per giungere all’identificazione del destinatario delle sostanze ed al rintraccio finalizzato al suo arresto.

A seguito delle attività svolte durante l’intero fine settimana, è stato individuato quale possibile detentore delle sostanze un cittadino straniero magrebino, clandestino e con precedenti specifici in materia di sostanze psicotrope, dedito già da tempo ad attività di media distribuzione e di spaccio di sostanze stupefacenti in provincia di Modena. Lo stesso, in particolare, era stato più volte identificato (oltre che tratto in arresto) proprio in quell’area della città e, anche sulla base di pregresse attività operative, era già stato individuato quale spacciatore di livello tale da gestire quantità di stupefacente analoga a quella sequestrata.

Nella mattinata odierna operatori della Squadra Mobile, hanno proceduto al controllo di una serie di obiettivi, appartamenti e strutture del capoluogo e dell’immediata periferia per la ricerca del soggetto. Si tratta di alcune delle strutture sulle quali gli spacciatori magrebini possono contare per lo svolgimento delle attività illecite connesse alla distribuzione ed al medio e minuto spaccio di sostanze stupefacenti.

Dalle prime ore dell’alba sono stati perquisiti appartamenti siti a Modena (Via Stringa, Via Giardini, Via Mantova, Via Gherardi, Via Bernardo Cervi) ed a Spilamberto (Via Canova).

Nel corso delle attività è stato localizzato e rintracciato un cittadino straniero. Dopo le attività finalizzate alla compiuta identificazione, sulla base degli elementi raccolti a carico dello straniero è stato emesso ed eseguito un provvedimento di fermo emesso dal Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale.

E’ stato, pertanto, tratto in arresto un cittadino straniero, G.A.W., nato in Tunisia nel 1991; Al soggetto è stato contestato il reato ex art. 73 del DPR 309/1990 (detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti). Le attività effettuate nei vari appartamenti sono state svolte con l’ausilio dell’unità cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena. A formalità espletate l’arrestato è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della locale A.G. subito informata.